La rosa dell’Udinese 1997-98 oggi vincerebbe lo Scudetto a mani basse
1 Aprile 2022
4. Valerio BERTOTTO
L’arcigno difensore torinese diventerà capitano dei friulani negli anni Duemila, collezionando complessivamente oltre quattrocento apparizioni in bianconero, record superato solamente da Totò Di Natale. Giocherà la Champions League e, grazie alle sue prestazioni, toccherà la maglia Azzurra in quattro occasioni. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, diventa allenatore.
5. Alessandro CALORI
Il capitano era il leader nel centro della difesa, ultimo baluardo prima di Turci nello spregiudicato 3-4-3 di Zaccheroni. Ruvido, deciso, Calori sapeva coniugare la cattiveria agonistica con qualche gol decisivo. Da Arezzo e due esperienze toscane era sbarcato nell’Udinese, rimanendo in bianconero per otto stagioni. Dopodiché uno Scudetto strappato alla Juventus sotto la pioggia perugina, Brescia, Venezia e infine la promettente carriera da allenatore.
6. Johan WALEM
Centrocampista mancino di tecnica sopraffina, Walem lanciava le ripartenze e ricamava il gioco di Zaccheroni. Per lui trentasei gare ufficiali in nazionale e sette trofei nei club, di cui sei con l’Anderlecht. Inizia in bianco e malva, quindi Udinese, Parma, Standard Liegi, Torino e Catania. Dopo essere stato selezionatore di Cipro, attualmente allena l’Anderlecht femminile.
7. Marcio AMOROSO dos Santos
L’anima brasiliana del 3-4-3 di Zaccheroni: fantasia, tecnica, finalizzazione. In carriera oltre 170 segnature, in verdeoro diciannove partite e nove reti. Vince in Paraguay la Copa America, oltre a nove trofei tra statali, nazionali e internazionali. Tra le altre, si ricordano le sue prestazioni con Udinese, Parma, Borussia Dortmund e San Paolo, con una fugace apparizione al Milan nel 2006.
8. Mohammed GARGO
Difensore ghanese muscolare, Gargo era stato notato da alcuni osservatori europei, finché l’Udinese non puntò su di lui nel 1995. Molti infortuni hanno condizionato il suo rendimento, nonostante anche il Venezia e il Genoa gli abbiano dato fiducia in seguito. Con la sua Nazionale annovera venti match e quattro reti, oltre ai vittoriosi Mondiali Under-17 in Italia. Nel 1997-98 racimolò appena 125 minuti in campo.
9. Mohamed HAZEM EMAM
Nella rosa bianconera a disposizione di Zaccheroni c’era anche lo Zico delle Piramidi: probabilmente il paragone era stiracchiato, ma Emam veniva dall’Egitto con le migliori prospettive. Regista avanzato acclamato in patria (tredici allori nello Zamalek), ebbe a disposizione pochissimi minuti per mettersi in mostra, senza riuscirci. Più che per le 87 presenze e sedici reti in nazionale, con la quale trionfò in Coppa d’Africa nel 1998, è ricordato in Italia per essere stato sostituito durante un incontro di Serie A da subentrante dopo soli sette minuti e a causa di ciò si mise a piangere.
10. Tomas LOCATELLI
Bergamasco doc, inizia calcisticamente nell’Atalanta, convincendo il Milan a tesserarlo, con cui vince lo Scudetto. Abile con la palla al piede, agiva prevalentemente da trequartista, amava svariare dietro le punte e si adattava anche come interno sinistro. Approda in Friuli nel 1997, quindi Bologna, Siena e Mantova. Locatelli vanta due apparizioni in Nazionale, mentre nel 2012 arriva la squalifica per il calcio scommesse.
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