Privacy Policy La rosa dell'Udinese 1997-98 oggi vincerebbe lo Scudetto a mani basse - Pagina 4 di 5

La rosa dell’Udinese 1997-98 oggi vincerebbe lo Scudetto a mani basse

1 Aprile 2022

20. Oliver BIERHOFF

Simbolo della squadra, giocatore più impiegato e terminale offensivo naturale. Fisico statuario, un vero e proprio panzer che poteva reggere il peso dell’attacco e impensierire la difesa avversaria su ogni cross. Unico straniero a vincere il titolo di capocannoniere sia in A sia in B, Bierhoff non era solo un ariete formidabile, ma anche un attaccante completo. Campione d’Europa 1996 grazie a una sua doppietta in finale (con Golden Goal), Scudetto da protagonista nel Milan, con la Germania sono settanta le gare e trentasette i gol, sboccia sportivamente parlando nell’Udinese: nel 1997-98 disputa complessivamente trentanove incontri e segna trentuno reti. Attualmente ricopre la carica di direttore della Mannschaft.

21. Vito LASALANDRA

Girovago delle serie minori, Lasalandra gioca in massima divisione con l’Udinese, prima di diventare allenatore delle giovanili del Monza. Nella stagione 1997-98, il mediano scende in campo per ventidue minuti.

22. Joachim FERNANDEZ

Quella del senegalese naturalizzato francese è una storia triste: Fernandez viene notato dagli osservatori friulani d’Oltralpe e arriva in Italia nel 1997. Il mediano difensivo ha le doti atletiche, ma con l’Udinese racimola appena otto minuti e si ritirerà a ventinove anni senza lasciare alcuna traccia. Muore tragicamente a trentatré anni da senzatetto in una banlieue parigina per assideramento.

23. Alessandro PIERINI

Photo: Allsport UK

Centrale difensivo viareggino, Pierini è stato ingaggiato dall’Udinese nel 1991, squadra con la quale ha trascorso numerose annate. Con Zaccheroni era lo stopper alto e prestante fisicamente a cui contrapporre i centravanti avversari; si trasferirà poi alla Fiorentina (in viola vincerà una Coppa Italia) e concluderà la carriera in Spagna. Allenerà in seguito il Córdoba, con il quale aveva appeso le scarpe al chiodo, per poi virare sulle panchine italiane.

24. Giovanni BIA

Attualmente procuratore sportivo, Bia ha toccato nella sua parabola calcistica sette regioni italiane e non si è fatto mancare neppure una stagione al Saint-Étienne. Le sue doti difensive sono state apprezzate tra le altre a Perugia, Napoli, all’Inter, a Udine e Bologna. Può vantare in bacheca una Coppa Italia con il Parma.

25. Gilberto D’Ignazio PULPITO

Taranto, il Vicenza di Guidolin con il quale conquista una Coppa Italia, poi l’Udinese. Il difensore pugliese D’Ignazio Pulpito veniva da una lunga gavetta che poteva dargli la titolarità, invece è ai margini dei piani di Zaccheroni: spesso subentrato a gara in corso, giocherà poco più di mezz’ora a partita.

26. Jonathan BACHINI

Centrocampista esterno di buona qualità, Bachini nasce a Livorno e dopo alcuni prestiti diventa la pedina tattica di Zaccheroni: sulla fascia sinistra dell’Udinese crea superiorità numerica e fa da collante tra fase offensiva e difensiva. Dopo una convocazione in nazionale, investiranno su di lui Juventus e Brescia, prima che venga trovato positivo alla cocaina in due occasioni. Per questa vicenda verrà radiato dal calcio.