La rosa incredibile della Fiorentina nella Serie B 1993-1994
8 Aprile 2021
Stefano PIOLI

Difensore duttile, capace di ricoprire tutti i ruoli della retroguardia. Nonostante la sua carriera sia stata condizionata dai pesanti e frequenti infortuni, è con la Fiorentina dove riesce ad esprimersi ad alti livelli. Con cui retrocede, venendo però confermato per l’annata in serie cadetta, e partecipando da protagonista alla promozione in A. Successivamente veste i colori di Padova, Pistoiese, Fiorenzuola e Colorno.
Pasquale BRUNO

La retroguardia titolare – composta da Malusci, Carnasciali, Pioli e Luppi – non aveva praticamente concorrenza. Ma per il ruolo di riserva venne scelto un personaggio eclettico, uno stopper passato alla storia con il soprannome di ‘O Animale, a discapito di un suo atteggiamento che si avvicinava più alla violenza gratuita piuttosto che a quello di un intervento scomposto. Bruno scese comunque in campo diciotto volte, ma non restò a Firenze, tornando a vestire i colori del Lecce.
Mario FACCENDA

Il debutto con i professionisti arriva con la maglia del Latina, la società laziale che lo pescò dalle fila dell’Isola Liri, e con cui cominciò a farsi notare ai piani alti. E le porte della serie A, per Faccenda si aprirono presto. Prima il Genoa, di cui divenne per anni una delle colonne poi, dopo una parentesi al Pisa, arrivò la Fiorentina dove visse la sconfitta in finale UEFA contro la Juventus, la retrocessione e l’immediata risalita. Infine, come ultima tappa scelse la maglia della Carrarese.
Giuseppe ANTONACCIO

Si costruisce la sua identità dividendosi, praticamente per tutta la carriera, tra la serie B e la serie C. Con la maglia della Fiorentina conta otto presenze, appena sufficienti per far rifiatare i compagni di squadra nei momenti di difficoltà. Giocando per tutti i novanta minuti soltanto in una occasione. Dopo Firenze diviene una colonna di Palermo e Pescara, prima di terminare con i colori di Padova, Legnano e Atletico Roma.
Vittorio TOSTO

Debutta nel calcio professionistico da aggregato della formazione primavera. Ranieri gli concede un po’ di minutaggio prima di avallare il suo trasferimento alla Salernitana. Con i granata ottiene due promozioni in due fasi diverse, per poi girovagare nei campi di provincia come uno dei terzini più affidabili della massima serie. Empoli, Piacenza, e appunto Salerno, sono le città con cui, calcisticamente parlando, stringe il legame più stretto.

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