La rosa incredibile della Fiorentina nella Serie B 1993-1994
8 Aprile 2021
Gabriel Omar BATISTUTA

Il Re Leone decide di restare in viola per riprendersi con questa maglia la massima serie, e costruire in viola qualcosa di importante. In un campionato che, solo a leggerne i nomi della classifica marcatori, era a tutti gli effetti una succursale della serie A piuttosto che una categoria cadetta. Per tanti anni farà sognare tutta Firenze Bati, con i suoi gol, e quella mitraglia che non smetteva mai di impallinare i portieri avversari. E di attaccanti così, forse, non ne vedremo più.
Giacomo BANCHELLI

Si distingue dal vivaio fiorentino come uno dei prospetti più interessati del panorama italiano. E difatti debutta in A ad appena sedici anni, conducendo poi una carriera di tutto rispetto, senza però mantenere quelle stesse grandi aspettative. Nell’arco di questa stagione riuscirà comunque a ritagliarsi i suoi spazi, segnando cinque gol. Poi, chiusa l’avventura in viola inizierà un lungo girovagare per l’Italia fino a terminare il suo viaggio calcistico sui campi di Eccellenza e Promozione.
Francesco BAIANO

Muove i primi passi con il Napoli ma, subito dopo la consacrazione a Foggia, passa alla Fiorentina dove si afferma facendo coppia con Batistuta. Retrocesso in B non riesce ad incidere come vorrebbe, frenato da un brutto infortunio che gli condizionerà la carriera. Nell’anno della promozione timbra il tabellino per quattro volte in undici presenze. Dopo l’esperienza inglese al Derby County, tornerà a segnare con regolarità con le maglie di Ternana, Pistoiese e Sangiovannese.
Francesco FLACHI

Si presenta con due gol in dieci partite, contro Cosenza e Padova, l’attaccante predestinato a fare la storia della Sampdoria. Con il viola nel cuore, da fiorentino di nascita, è nella stagione che sancisce il ritorno in A dei gigliati che è capace di far intravedere i primi accenni delle sue straordinarie qualità. Le stesse che, qualche, anno dopo, con 112 gol gli permisero di diventare il terzo marcatore di sempre dei blucerchiati.
Daniele BELTRAMMI

Con un parco attaccanti di assoluto valore per la categoria, e non solo, diventa troppo complicato per un giovane di buone speranze come Beltrammi, riuscire a togliersi qualche spiraglio in più sul rettangolo di gioco. Alla fine dell’annata le presenze saranno comunque dieci, senza mai trovare la via del gol. Cosa che invece per una volta riesce a fare, in Serie A, l’anno precedente. Vestirà poi le maglie di Lodigiani, Montevarchi e Pistoiese. Quella del Boca San Lazzaro l’ultima casacca.
Matteo Galli

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