Privacy Policy La Serie B 03/04 ci ha regalato una classifica marcatori di un livello assurdo ma per noi quell'annata è agrodolce - Pagina 3 di 7

La Serie B 03/04 ci ha regalato una classifica marcatori di un livello assurdo ma per noi quell’annata è agrodolce

3 Febbraio 2022

Sasa BJELANOVIC (Genoa) – 12 gol

Ripaga egregiamente la fiducia che gli aveva riposto Enrico Preziosi che solamente due annate prima gli aveva permesso di incominciare la sua lunghissima esperienza italiana, portandolo al Como. Sasa un discepolo della provincia, non ha mai giocato nei top club italiani ma è passato per svariate piazze del nostro paese togliendosi anche delle discrete soddisfazioni. Oltre alle già citate Como e Genova, ricordiamo Verona, sponda Chievo e Hellas, e poi Perugia, Lecce, Ascoli, Torino, Atalanta, Messina, Varese e Pordenone senza scordarsi naturalmente Vicenza dove Bjelanovic ha espresso il meglio del suo repertorio da finalizzatore d’area di rigore. Tra un’avventura italiana e l’altra gioca anche in Romania, nel Cluj che gli dà la possibilità di mettersi in mostra anche in Champions League dove affronta niente meno che Roma, Bayern Monaco e Manchester United battagliando contro difensori avversari di grido del calibro di Rio Ferdinand, Lahm, Badstuber, Burdisso, Mexes. Il 9 febbraio 2005 raggiunge il sogno di ogni calciatore, ovvero quello di esordire con la maglia della nazionale. In un amichevole fra Israele e Croazia gioca la sua unica partita con la maglia dei Kockasti.

Eugenio CORINI (Palermo) – 12 gol

Il maestro pronto a dirigere la sua orchestra. L’ architetto che sta in mezzo al campo e che con la sua visione di gioco ampia e completa è sempre dentro alla partita. Toni segna, Zauli e Gasbarroni creano, lui prende possesso delle redini dei rosanero che vincono il campionato e volano in Serie A. Dopo gli esordi con il Brescia, l’inaspettata chiamata della Juve di Trapattoni. conferma le qualità del giovane Corini. Passa alla Samp e con i blucerchiati non si smentisce tanto che Sacchi lo convoca in Nazionale Maggiore. Ma la fortuna sembra voltargli le spalle. Un paio di stagioni da dimenticare tra delusioni di squadra e personali con due gravi infortuni che sembrano mettere la parola fine alla sua carriera. Non si abbatte, cerca riscatto e lo trova. Riparte da un piccolo quartiere, sulla riva del fiume Adige, in dialetto lo chiamano Ceo. Il Chievo Verona dei miracoli diventa presto la favola più emozionante del calcio italiano dei primi anni 2000 con Corini che torna ad essere uno dei protagonisti principali della realtà clivense. Il successivo passaggio al Palermo è storia nota.

Nicolas Andres CORDOVA (Bari) – 12 gol

Nome Nicolas. Cognome Cordova. Segni particolari. Una delle infinite scommesse straniere targate Luciano Gaucci. Uno dei pochi, chissà forse l’unico, degli innumerevoli giocatori stranieri scelti da big Luciano ad avere rispettato le attese lontano dal Grifo. Eh sì, perché Nicolas non trova il giusto feeling con Serse Cosmi e allora dopo un paio di comparsate con la squadra umbra va subito in prestito a Crotone. Perugia non ci crede, Bari sì. Il cileno approda in Puglia, mettendosi subito in mostra, riuscendo a fare emergere le proprie qualità con un rendimento tale da permettergli perfino l’esordio con la Nazionale Cilena. L’ anno successivo, nonostante una stagione difficile per i colori biancorossi, il regista di Talca esagera. Rigorista eccezionale, ma non solo, il centrocampista va a segno per dodici volte, il suo miglior score in carriera. Capocannoniere del Bari con Spinesi, non uno qualunque, saluta Bari tornando in Serie A direzione Livorno. Una bella carriera in giro per l’Italia per questo centrocampista dalle grandi qualità che faceva della visione di gioco una delle sue prerogative migliori.

Davide POSSANZINI (Albinoleffe) – 12 gol

Partito dalla sua Loreto si fa le ossa con la classica gavetta tra i campionati di CND, C2 e C1. Recanatese, Lecco, Varese fino alla svolta. Arriva la chiamata della Reggina che di fatto cambia in positivo l’esito della sua carriera. Sullo stretto diventa ben presto uno dei principali protagonisti dei calabresi. I tifosi lo amano. La Reggina entra nella storia centrando per la prima volta la Serie A accompagnata nella stagione successiva da una splendida salvezza. Il richiamo della Samp è forte ma le cose non vanno come sperato e dopo Catania sceglie di trasferirsi all’Albinoleffe neo promosso in B. Il Possa diventa subito leader e trascina i bergamaschi alla salvezza segnando praticamente un terzo delle reti totali della squadra allenata da Giustinetti, rilanciando di fatto la sua carriera verso piazze più ambite come quelle di Palermo e Brescia.

Marco CARPARELLI (Como) – 12 gol

Ligure doc, della provincia di Savona, ma genoano dentro. Eppure era stato proprio il Grifone a scartarlo in uno dei tanti provini che mettono a disposizione le grandi squadre per dare la possibilità di emergere a migliaia di ragazzini innamorati del pallone. Ma Marco ha talento ed ironia della sorte se ne accorgono dall’altra parte della sponda genoana, con la Sampdoria che lo preleva e lo inserisce nel proprio settore giovanile. Il Carpa brucia le tappe, Sven-Göran Eriksson lo vede di buon occhio e lo fa esordire in Serie A contro la Roma. In attacco fa coppia con un certo Roberto Mancini. Torino, Empoli e il ritorno a Genova, questa volta tra le fila rossoblù nel suo amato Grifone. Tanto amore, tanti gol, tante soddisfazioni fino a quel 23 marzo 2000 quando con il suo timbro consegnò la vittoria al Genoa, nel Derby della Lanterna da ex, contro la Samp, sotto la Gradinata Nord. È tempo di addii e allora saluta il suo primo grande amore e ritorna in Serie A all’Empoli. Scende ancora tra i cadetti con il Como dove in sei mesi segna la bellezza di dodici. Media gol da urlo ma non basta per impedire ai lariani di concludere il campionato all’ultimo posto.

Gionatha SPINESI (Bari) – 12 gol

Bari, Catania o Arezzo. Quale piazza si è legata più all’attaccante pisano? Dopo i passaggi nelle giovanili di Pisa e Inter inizia la sua prima avventura da professionista nel Castel di Sangro dei miracoli. La favola abruzzese è in fase calante, Gionatha passa al Bari. Sei stagioni importanti con l’esordio in Serie A per mano di Eugenio Fascetti. I galletti retrocedono in B e Spinesi inizia ad avere una prorompente affinità anche con la via del gol, In tre stagioni tra i cadetti con i biancorossi segna quarantatré gol in ottantatré. Ma nonostante questi numeri spaventosi, nella stagione 2003-04 iniziano una serie traversie tra la società e il bomber che a gennaio finisce fuori rosa e a giugno passa all’ Arezzo. Giusto il tempo di trascinare con ventidue centri i toscani ad un ottimo settimo posto e partire alla volta di Catania. In Sicilia lo adorano, il primo anno di B e il successivo in Serie A vanno che è una meraviglia. Il Gabbiano timbra i derby con Messina e Palermo, segna una tripletta alla Samp, castiga la “sua” Inter. In bacheca vanta un Europeo Under 21 vinto nel 2000 sotto la guida di Marco Tardelli con tanto di gol contro la Turchia nell’ultima sfida del girone vinta dagli Azzurrini 3-1.

Non capita tutti i giorni di avere in classifica marcatori della Serie B un vice-campione del Mondo e un eroe della Champions League, vero? Guardate chi c’è nella prossima pagina!