La rosa del Verona 2001/02 che retrocesse, oggi si qualificherebbe facile in Coppa Uefa
14 Giugno 2020
Marco ZANCHI
Eccoci al secondo centrale. I più se lo ricorderanno in maglia Messina a metà degli anni 2000, in pochi invece se lo ricordano con la grande Udinese di fine anni ’90 ed addirittura con cinque presenze all’attivo con la Juventus nella stagione 2000-01. Zanchi è infatti di proprietà bianconera quando viene ceduto in prestito al Verona e con il club veneto riesce a collezionare trenta presenze, mettendo a segno anche un gol nella vittoria casalinga sul Piacenza.
Paolo CANNAVARO
Terzo ed ultimo membro del trio difensivo. Vivere da vicino la fama di un fratello leggendario non è mai facile, fatto sta che il più giovane dei Cannavaro non riuscì a ritagliarsi spazi importantissimi al Napoli e al Parma. Cominciò dunque al Verona la sua opera di convincimento verso il calcio italiano: Paolo non è soltanto il fratello minore di Fabio, bensì un centrale capace, di assoluta affidabilità ed abilità tecnico-tattica. Ventiquattro gettoni ed una rete, quella del momentaneo pareggio a San Siro contro il Milan.
Massimo ODDO
Il laterale abruzzese a tutto campo fu una delle più piacevoli conferme della stagione veronese. Un lunghissimo apprendistato in Serie C e B con Monza, Prato, Lecco e Napoli, seguita da un’ottima annata di Serie A con gli scaligeri. L’annata viene poi bissata e migliorata nella pur nefasta stagione 2001-02 ed il bottino finale è di trentatré partite stagionali e sette reti realizzate: cinque in campionato – contro Roma, Fiorentina, Chievo Verona, Udinese ed Atalanta – ed una doppietta in Coppa Italia contro il Siena.
Leonardo COLUCCI
Tocca ora al capitano. Il centrocampista di Cerignola, reduce da quattro anni nella squadra della sua città, un anno al Siracusa, uno nella Lazio “zemaniana”, uno nella Reggiana “ancelottiana” e cinque stagioni al Verona. Leonardo era ormai l’uomo su cui fare affidamento, la bandiera dal sicuro rendimento su cui poggiarsi nei momenti di difficoltà. Ventisei gettoni per la guida dei gialloblù e tre reti pesantissime: una alla Juventus e due alla Lazio. Tuttavia, non sufficienti per evitare la retrocessione.
Vincenzo ITALIANO
Eccoci all’altro uomo di metà campo. Il play-maker nativo di Karlsruhe arriva in Veneto nella stagione 1996-97, guadagnandosi con il passare delle partite e delle stagioni la fiducia dei vari coach che si sono succeduti sulla panchina gialloblù. Nella stagione 2001-02 è uno dei pilastri della squadra ed assieme a Colucci e con il pugliese forma una delle coppie di centrocampisti più affiatate del torneo. A fine anno collezionerà ventotto presenze e una rete all’Atalanta.
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