Privacy Policy La Top 11 VS la Flop 11 di Gaucci, ne è uscito un capolavoro

La Top 11 VS la Flop 11 di Gaucci, ne è uscito un capolavoro

29 Aprile 2020

Vulcanico, grintoso, sempre poco ortodosso, ma dannatamente deciso. Quando Luciano Gaucci decise di acquisire il Perugia – correva l’anno 1992 – la squadra vivacchiava a fatica in terza serie. Ma le ambizioni, i sogni e la determinazione del presidente condussero in cinque anni il Grifone nella massima serie italiana. Una scalata mozzafiato, che ha anche visto la squadra umbra nelle stagioni successive trionfare in Coppa Intertoto, guadagnarsi l’accesso alla Coppa UEFA e disputare una semifinale di Coppa Italia, sotto la sapiente guida di Serse Cosmi.

Una delle storie più romantiche del calcio moderno, un club che ha visto alternarsi all’interno dello spogliatoio, con grande frequenza e velocità, futuri campioni del Mondo, predestinati fuoriclasse, buoni giocatori, promesse mancate e scommesse perdute. Giocatori esotici e misteriosi, ma anche talenti di grande prospetto. Tutto questo è stato il Perugia di Luciano Gaucci. Una favola bellissima che ha fatto sognare un’intera regione per anni e che è stata tappa di crocevia per molti, moltissimi giocatori.

Nel giorno del compleanno di Fabio Liverani, tra le scommesse più azzeccate del patron – prelevato dalla Viterbese in Serie C1 e portato a fare il titolare in Serie A – ci siamo divertiti a stilare due formazioni. Amici di Operazione Nostalgia, ecco a voi la Top 11 e la Flop 11 del Perugia del mitico e compianto presidente, Luciano Gaucci.

TOP 11

Andrea MAZZANTINI

Credits: Claudio Villa /Allsport

Portiere dalle grandi doti tecniche e caratteriali, Mazzantini approda al Perugia sotto la guida di Carlo Mazzone e diviene perno indiscusso dell’undici titolare che conquista sul campo una non scontata permanenza nella massima categoria. Si esibisce spesso in parate acrobatiche ed uscite spettacolari, che lo rendono ben presto un beniamino del Renato Curi. Confermato titolare anche da Cosmi, lascia il Grifone dopo tre stagioni e quasi cento presenze.

ZÉ MARIA

Esterno difensivo brasiliano dai look spesso estrosi e dalle spiccate peculiarità offensive, arriva al Perugia dopo aver assaporato il calcio italiano ed essersi messo in luce con la maglia del Parma. Vive in Umbria la parte centrale della sua carriera, fornendo un contributo decisivo di assist e di gol – sarà il miglior realizzatore della squadra nel campionato 2004-05 – in quelle stagioni indimenticabili.

Marco MATERAZZI

Credits: Claudio Villa /Allsport

Tra i simboli dell’Italia campione del Mondo del 2006, Matrix si presenta al massimo campionato nostrano proprio con la maglia del Perugia, mettendo in mostra le sue doti di difensore arcigno e abile realizzatore. Nella stagione 2000-01, sotto la guida di Cosmi, segna dodici gol e mezza Europa mette gli occhi su di lui. Andrà all’Inter ed entrerà stabilmente nel giro della Nazionale. Il resto è storia ben nota.

Traïanos DELLAS

Dopo i successi in patria con la maglia dell’AEK Atene, il presidente Gaucci intravede nel possente difensore greco il futuro perno arretrato del suo Perugia. Dellas approda in Umbria, ma i frequenti dissidi sugli accordi contrattuali lo condanneranno ad una stagione da fuori rosa. Troverà maggior spazio e fortuna in Italia con la maglia della Roma e nel 2004 conquisterà l’Europeo come protagonista assoluto della favola greca, a testimonianza dell’ottima intuizione del vulcanico presidente.

Fabio GROSSO

Credits: BELFIORE/LAPRESSE

Tutti sanno dove si trovava Fabio Grosso la notte del 9 luglio del 2006. Non tutti però sanno che il dinoccolato e talentuoso terzino solo cinque anni prima militava in Serie C2, nel Chieti. È Luciano Gaucci a credere in lui e permettergli un triplo salto di categoria, fino alla Serie A. Cosmi lo schiera tra i titolari, il Fabio nazionale gioca bene e da qui comincia la sua personalissima e meravigliosa favola calcistica.

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