La top 30 dei campioni mai presenti al mondiale
24 Maggio 2020
Molto spesso è difficile accettare le decisioni di un allenatore. La vita è fatta di scelte, sono le regole del gioco. Prendere o lasciare. E il calcio non è da meno. È sempre dura per un calciatore ritrovarsi fuori dalla lista dei convocati e far buon viso a cattivo gioco. Perché la squadra, in ogni caso, viene prima di tutto. A volte anche sulla giocata del singolo. Ma quando in ballo ci sono i Campionati del Mondo diventa tutto molto complicato. Giocare per la propria nazionale non ha prezzo. È il senso di appartenenza, è il voler rappresentare la tua gente che fa la differenza. Non c’è storia.
La convocazione per il Mondiale è il coronamento di un sogno, il punto più alto della carriera di ogni calciatore. E allora immaginate quanto possa essere difficile per il commissario tecnico concedere l’onore e la responsabilità di partecipare al torneo più importante del mondo, e toglierla a qualcun altro. È dura. Ci vuole polso di ferro e carattere. Ma anche tatto, comprensione e delicatezza, per essere nello stesso momento psicologi e padri, e comunicare l’esclusione a quelli che – giocoforza – sono costretti a restare a casa. E fare il tifo per i compagni.
Tutto questo diventa ancora più complicato quando si deve motivare una decisione – a volte incomprensibile – davanti al nome di un top player. «Rinunciare alla qualità di un singolo per fare spazio alle caratteristiche di un altro». Stavolta, per la nostra analisi, siamo partiti da questa semplice affermazione e nel giorno del cinquantaquattresimo compleanno di Eric Cantona, ci siamo chiesti chi fossero i trenta calciatori più forti a non aver mai partecipato ad un Mondiale. Chi per una forma fisica instabile, chi in seguito ad un grave infortunio, chi per scelta tecnica o chi semplicemente per una mancata qualificazione.
La risposta la trovate nella classifica sottostante, dove tra le firme dei grandi campioni ci sono anche le glorie del passato, dove ai gregari della corsa e del sudore si contrappongono i ministri della tecnica e della fantasia. Sembra quasi impossibile pensare che certi nomi non abbiano mai lottato per la Coppa del Mondo. Ma la storia è anche questa, e quando riserva delle sorprese dobbiamo anche accettarla così com’è.
Tanti auguri King Eric!
30. Jocelyn ANGLOMA
Dal 1990 al 1996 risponde per trentasette volte alla convocazione della nazionale francese, con cui partecipa a due Europei. Resteranno i suoi unici tornei con la maglia dei Bleus, mentre nei club, con Olympique Marsiglia e Valencia conquisterà campionati e coppe. Tra cui ricordiamo la Champions League del 1992 vinta a discapito del Milan di Fabio Capello. Nel corso della sua carriera, il difensore originario della Guadalupa veste anche le maglie di Amiens, Lille, Paris Saint Germain, Torino e Inter.
29. Marcelo ZALAYETA
Il Panteron si fa notare in patria con le casacche di Danubio e Peñarol e la Juventus nel 1998 decide di portarlo in Serie A. Gran parte della sua carriera si svolge in Italia, dove oltre alla maglia dei bianconeri veste anche i colori di Empoli, Perugia, Napoli e Bologna per poi chiudere la carriera tornando a indossare la divisa del Peñarol. Con l’Uruguay conta trentacinque presenze e dieci gol, ma proprio un suo errore dal dischetto non consente alla Celeste di accedere ai Mondiali del 2006.
28. Duncan EDWARDS
Una carriera votata al Manchester United, di cui divenne il migliore dei Busby Babes, la giovane formazione scelta da Matt Busby negli anni ’50. Big Dunc è stato l’antesignano del calciatore completo, versatile in ogni zona del campo e capace di abbinare qualità e forza fisica con assoluta padronanza. Divenne una colonna della nazionale inglese e destinato a una grande carriera, ma perse la vita nel 1958, coinvolto insieme ad altri sette calciatori nel disastro aereo di Monaco di Baviera.
27. Abedi Ayew PELÉ
È in assoluto il più forte calciatore ghanese di tutti i tempi, soprannominato Pelé – come la stella brasiliana – per le sue grandissime qualità. Per tre anni consecutivi vince il Pallone d’Oro africano, ed è tra i migliori di sempre del suo continente. Cresce in patria nel Real Tamale, ma è con l’Olympique Marsiglia, con cui vince la Coppa dei Campioni contro il Milan nel 1993, che afferma le sue doti. In seguito, giocherà anche con il Torino. Conta 73 presenze e 33 gol con il Ghana senza mai giocare i Mondiali.
26. Basile BOLI
Nasce in Costa d’Avorio ma cresce fin da bambino in Francia, dove si afferma presto con la casacca dell’Auxerre. Abbina potenza e senso della posizione che lo fanno uno dei difensori più temuti del panorama europeo. Con la nazionale francese vanta quarantacinque presenze e un gol, nonostante una naturale predisposizione al gol dimostrata all’epoca della sua esperienza all’Olympique Marsiglia. È un suo colpo di testa contro il Milan ad assicurare ai francesi l’unica Coppa dei Campioni in bacheca. Nel 1994 venne scartato dalla Lazio di Zeman e sceglierà di giocare per Rangers Glasgow, Monaco e Urawa Red Diamonds.
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