Le scoperte più belle e vincenti del fantacalcio 2004-05

Anno Domini 2004. Sul finire dell’estate che ci ha regalato la favola della Grecia campione d’Europa in Portogallo, il mondo del pallone si prepara già alla nuova stagione. Se la maggior parte dei club completa tattiche e allenamenti in vista della prima giornata di campionato – eccezion fatta per Juventus e Inter, avanti nella preparazione, a causa dei preliminari di Champions League – allo stesso modo gli amanti del fantacalcio si preparano alla celebre asta di inizio anno nella quale formeranno la propria squadra.

Ed è così che ogni buon fantallenatore, dopo essersi recato in edicola per acquistare la Gazzetta dello Sport ed essersi messo d’accordo con i propri amici/conoscenti/colleghi su luogo e modalità di svolgimento del mercato, inizia a cerchiare nel listone i nomi dei venticinque giocatori (tre portieri, otto difensori, otto centrocampisti e sei attaccanti) su cui puntare. Un elenco di calciatori arruolabili ancora più lungo rispetto agli anni passati, vista la nuova Serie A che ora consta di ben venti squadre, conseguenza diretta del “caso Catania”.

Per quel campionato di cui si ricorda oggi, più che altro, lo Scudetto revocato alla Juventus e non assegnato (solo nel 1927 al Torino era successa una cosa del genere), proviamo a fare mente locale di quanto avvenne sui campi, reali e virtuali, con una carrellata di giocatori che si rivelarono le migliori scoperte fantacalcistiche della Serie A 2004-05. Per intenderci, è la stagione di Parma-Livorno 6-4, partita nella quale Gilardino e Lucarelli misero a segno quattro gol per parte, provocando gioie e dolori nelle leghe di tutta Italia.

N.B. L’aiuto di vecchi quaderni impolverati, riscoperti in questo periodo di quarantena forzata, non ha inciso sulla stesura dell’articolo.

Valeri BOJINOV

Nella stagione 2004-05, il Lecce mise sotto contratto un nuovo allenatore: Zdenek Zeman. Zemanlandia risulta essere sempre una garanzia per i fantallenatori che puntano a scovare bonus in giocatori sconosciuti e per questo comprati a “due lire”. È il caso del neo-maggiorenne Valeri che si afferma in quel campionato grazie al gioco offensivo del boemo: realizza quattro reti nelle prime tre giornate, undici in venti partite. Il bulgaro venne poi acquistato dalla Fiorentina, nel mercato di riparazione, ma l’infortunio ne condizionò il resto della stagione.

Franco BRIENZA

Classico fantasista dal piede mancino, Ciccio prediligeva il ruolo di trequartista, ma quell’anno, per lo stato di grazia in cui versava, poteva giocare anche come interno di centrocampo ed esterno di destra con tendenza ad accentrarsi per esplodere il suo elegante sinistro. Tanta qualità da parte del numero 90 rosanero nel corso della sua lunga carriera, ma anche sostanza in quella specifica stagione: innumerevoli assist dieci 10 gol tra cui la perla che consentì al Palermo di battere la Juventus fra le mura amiche del Renzo Barbera.

Esteban CAMBIASSO

Trasferitosi a parametro zero dal Real Madrid all’Inter, quella del 2004-05 è la prima stagione nerazzurra del Cuchu. Considerato uno dei migliori centrocampisti della sua generazione, il ventiquattrenne Esteban mostrò immediatamente le sue qualità: nonostante il suo essere incontrista si rivelò utile alle azioni d’attacco della prima Inter di Mancini, con contributo anche nel tabellino dei marcatori. Grazie anche alle sue prestazioni, la Beneamata chiuse terza con sole due sconfitte al passivo.

Giorgio CHIELLINI

Leggenda assoluta della Juventus oggi, il Chiello nazionale nel 2004-05 era in forza – grazie a un prestito – alla Fiorentina. Con i viola esordisce in Serie A, imponendosi subito come terzino sinistro titolare. Tanta quantità e innumerevoli sgroppate sulla fascia mancina gli permisero di ricevere, lo stesso anno, la chiamata di Marcello Lippi. La Fiorentina conquistò la salvezza anche con i suoi tre gol: uno fu proprio contro i bianconeri di testa.