Le sette meraviglie delle italiane contro il Real Madrid
16 Marzo 2021
Torino, 14 maggio 2003: JUVENTUS-REAL MADRID 3-1 – Semifinale Champions League 2002-03
Un risultato schiacciante, sinonimo di spettacolo in campo ed emblema della potenza di quella Juve, che porta la firma dei tre tenori bianconeri: Trezeguet, Del Piero e Nedved. La squadra di Marcello Lippi, con la forza del collettivo, domina il Real delle grandi stelle, quello dei Galacticos.
Già nella prima frazione di gioco, la Vecchia Signora mette le cose in chiaro portandosi sul 2-0: apre il centravanti francese con un tocco sottomisura; raddoppia il capitano che danza sulla sfera lasciando di sasso Salgado e Hierro e segna con un destro secco sul primo palo.
L’opportunità di rientrare in gioco il Real Madrid ce l’ha a metà della ripresa quando Ronaldo scatta sul filo del fuorigioco e viene atterrato in area da Montero. Cala il gelo sul Delle Alpi, ma Buffon ipnotizza Figo parandogli il tiro dagli undici metri. L’apoteosi juventina si raggiunge al 73’ quando Nedved, in contropiede, segna il gol più importante della stagione, quello che alla fine varrà l’accesso alla finale di Manchester. Peccato, però, che la Furia Ceca non ci sarà: un’ingenuità a centrocampo su McManaman gli costa il giallo che vuol dire squalifica per l’ultimo atto della competizione. Le lacrime di Nedved fanno sbandare i bianconeri che subiscono anche il 3-1 di Zidane. Dopo cinque minuti di recupero tiratissimi, il popolo juventino può esplodere di gioia e pensare alla prima storica finale tutta italiana di Champions contro il Milan.
Madrid, 5 marzo 2008: REAL MADRID-ROMA 1-2 – Ottavi di finale Champions League 2007-08
Ha un sapore particolarmente romano la cinquantatreesima edizione della Champions League per le Merengues. Dopo aver affrontato la Lazio nella fase a gironi – con tanto di spettacolo di primissimo livello all’Olimpico grazie al 2-2 figlio delle doppiette di Van Nistelrooy e Pandev – il Real ritrova la Roma di Spalletti agli ottavi. I giallorossi si sbarazzano dei Blancos con un doppio 2-1. Se l’andata – con prestazione di gran carattere dei capitolini che ribaltano il vantaggio iniziale di Raul – tiene la qualificazione in bilico, il ritorno attesta la superiorità giallorossa nei centottanta minuti ed è pura poesia per i tifosi della Magica.
Roma in vantaggio subito dopo l’espulsione di Pepe: Taddei svetta di testa, su preciso cross di Tonetto, e trafigge Casillas. I padroni di casa, pareggiano due minuti più tardi ancora con l’eterno Raul (in fuorigioco non ravvisato, tra l’altro), riaccendendo le speranze del Santiago Bernabeu. Al Real basterebbe un altro gol per andare ai supplementari, ma è Vucinic, al novantesimo, a impattare in tuffo su cross dell’ex Panucci, segnando il gol della sicurezza. La Roma sarà l’unica italiana tra le migliori otto d’Europa quell’anno.
Madrid, 5 novembre 2008: REAL MADRID-JUVENTUS 0-2 – Fase a gironi Champions League 2008-09
La standing ovation del Santiago Bernabeu per Alessandro Del Piero. Può essere riassunto così il match che vede una delle prime grandi vittorie della Juve, in Europa, dopo gli inferi della Serie B. Senza togliere nulla all’importanza del successo della Vecchia Signora che varrà anche il primo posto nel girone, ciò che rimane ancora impresso nella memoria di ogni nostalgico è il tributo riservato a Pinturicchio da parte di tutti i presenti allo stadio, in quella sera di novembre.
Saggi di classe, giocate da campione, mai un pallone buttato e, soprattutto, due gol – prima un sinistro da fuori e poi il destro chirurgico, su punizione, che punisce un Casillas non impeccabile nel piazzamento della barriera – illuminano di bianconero il tempio madridista: i tifosi, juventini e non, al momento della sostituzione, operata volutamente da mister Claudio Ranieri, non possono che alzarsi in piedi e applaudire l’infinito numero dieci della Juventus.
di Edward Margarone
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