Le vittorie più belle contro i tedeschi

JUVENTUS – BORUSSIA DORTMUND  2-2 e 2-1 – Semifinale Coppa UEFA 1994-95

In quella splendida Coppa UEFA del 1995, dal retrogusto tricolore, si mette in evidenza anche la Juventus di Marcello Lippi, giunta in finale dopo aver battuto il Borussia Dortmund nell’altro incrocio italo-tedesco di quella edizione. Nella partita di andata, un rocambolesco e spettacolare 2-2 lascia aperto ogni scenario. Ma nella bolgia del Westfalenstadion, nel ritorno del 18 aprile, dopo i gol di Porrini per i bianconeri e dell’ex difensore bianconero Julio Cesar per i tedeschi, è ancora una volta Roberto Baggio a decidere le sorti del match, con una magistrale punizione che accarezza l’incrocio dei pali ed entra in rete. Juventus in finale, tedeschi eliminati. Ancora una volta.

UDINESE – BAYER LEVERKUSEN  0-1 e 2-1 – Sedicesimi di Finale Coppa UEFA 1999-00

A Udine, quando per le vie della città si parla del Miracolo di Leverkusen, ci si riferisce alla notte del 9 dicembre 1999, quando i friulani espugnarono il campo di un lanciatissimo Bayer Leverkusen, che di lì a poco avrebbe scritto pagine importanti del calcio europeo, ottenendo una insperata qualificazione agli ottavi di Coppa UEFA. Quando l’urna del terzo turno riserva ai tedeschi l’Udinese di mister De Canio come avversaria, tutto lascia presagire una facile qualificazione dei teutonici. La partita di andata, con la vittoria del Leverkusen al Friuli, ne è la semplice conferma, ma al ritorno tutto cambia. I tedeschi sottovalutano il match e nei primi venti minuti di gioco Massimo Margiotta, con il numero 29 sulle spalle, vive la notte più bella della sua carriera e segna due volte con colpi di testa perentori. Ballack e compagni si svegliano dal torpore ed il forte centrocampista tedesco accorcia le distanze, ma non basta. Il fortino friulano regge ed il miracolo è compiuto: Udinese avanti, Bayer eliminato.

ITALIA – GERMANIA  2-0 – Semifinale Campionato del Mondo Germania 2006

Indelebile nelle nostre menti ogni istante di quel magnifico 4 luglio. Giochiamo la semifinale del Mondiale contro i tedeschi, in casa loro. Niente pare favorirci e il clima di Dortmund è incandescente. Nessuna macchina è in circolazione, quella notte, in Italia e Germania. Tutti sono davanti allo schermo. La sofferenza dei tempi regolamentari è storia ben nota, così come le eroiche gesta degli Azzurri, che sapientemente guidati da Marcello Lippi, trovano la forza di imporsi ai supplementari. Lo storico gol di Grosso, con un tiro talmente calibrato e preciso da sembrare guidato e magico, fa esplodere l’urlo di gioia degli italiani e il gol di Alex Del Piero pochi istanti più tardi sarà pura apoteosi, felicità, libertà e simbolo di un frullatore incredibile di emozioni che ci porterà dritti a Berlino, dove capitan Cannavaro alzerà la quarta Coppa del Mondo italiana della storia. Ci emozioniamo anche scrivendo queste righe. Tutto bellissimo.