Le vittorie più belle contro i tedeschi
19 Maggio 2020
MILAN-BAYERN MONACO 2-2 e 2-0 – Quarti di finale Champions League 2006-07
C’è di nuovo Ottmar Hitzfeld, stavolta alla guida del Bayern Monaco, sul cammino europeo di una lanciatissima italiana, il Milan di Ancelotti, che punta dritto il suo settimo titolo nell’Europa che conta. Nella gara di andata a San Siro, un gol nel finale di van Buyten inchioda il risultato sul 2-2 e complica non poco la vita dei rossoneri. Ma i campioni del Milan vedono vicino un obiettivo storico e all’Allianz Arena, la notte dell’11 aprile 2007, non lasciano scampo agli avversari. Seedorf, con un gran gol dalla distanza, e Pippo Inzaghi congelano il match già nella prima frazione di gioco e la retroguardia rossonera, guidata da Maldini e Nesta, risponde senza particolari affanni agli attacchi di Podolski, Makaay, Pizarro e Santa Cruz. Milan in semifinale e sempre più vicina ad un trionfo, meritatissimo, che arriverà puntuale circa un mese più tardi nella famosa notte di Atene.
INTER-BAYERN MONACO 2-0 – Finale Champions League 2009-10
La macchina perfetta di Josè Mourinho, in odore di Triplete, gioca al Santiago Bernabeu la partita più importante della sua storia recente. Dopo un cammino esaltante, il carro armato nerazzurro approda in finale con la consapevolezza delle grandi squadre della storia. Il Principe Milito, in stato di grazia, suggella una stagione straordinaria con una doppietta (un gol per tempo) che stende i tedeschi e regala il terzo trofeo stagionale – il più bello, il più importante – al popolo nerazzurro. I tedeschi non riescono ad arginare la spinta nerazzurra che, a ondate continue, mina la stabilità e l’efficienza della diga bavarese posta a difesa di Butt. Il presidente Moratti, finalmente, corona il suo sogno, emulando le gesta del padre. L’Inter è sul tetto d’Europa ed il sorriso del patron è più eloquente di qualsiasi commento.
ITALIA-GERMANIA 2-1 – Semifinale Campionati Europei Polonia & Ucraina 2012
A Varsavia, in un clima incandescente, si affrontano le vecchie signore del calcio europeo per giocarsi la finale del torneo continentale. La squadra di Prandelli può contare su una coppia d’attacco tanto folle, quanto affiatata, che quella sera fa letteralmente impazzire i tedeschi. Dopo venti minuti di gioco Antonio Cassano nasconde la palla a Hummels e disegna un assist al bacio per Super Mario Balotelli, in forma come non mai, che di testa porta l’Italia in vantaggio. Passano pochi minuti e sugli sviluppi di un contropiede da manuale, Montolivo libera di nuovo Balotelli, che incenerisce Neuer con un siluro sul primo palo. Balo si toglie la maglia ed esulta insieme ai compagni a mo’ di statua, diventando il beniamino di tutta Italia (o quasi). La tardiva reazione della Germania porterà al gol di Özil su rigore nei minuti di recupero, ma la rete serve soltanto per le statistiche. Gli Azzurri, così, accedono in finale. La gioia e l’euforia, però, vengono ben presto spazzate via dal monologo nella finale di Kiev delle Furie Rosse di Vicente del Bosque. Tuttavia, quella cavalcata fino alla finale resta sicuramente uno dei ricordi più belli della recente storia azzurra.
di Giacomo Bernardi
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