Livello Nostalgia: Gigi Marulla. Una carrellata di emozioni dedicata ai nostalgici di Cosenza
8 Dicembre 2021
Donato BERGAMINI

La sua tragica morte è ancora materia di indagine e motivo di sofferenza. Da parte dei familiari, così come dei tifosi che vollero un mondo di bene al ragazzo di Argenta, giunto in Calabria nel 1985. Con i Rossoblù, Bergamini realizzò reti pesantissime, sfiorando la clamorosa promozione in A con Bruno Giorgi in panchina.
Giovanni BIA

Dopo esser cresciuto con la maglia del Parma, il difensore centrale si consacra al grande pubblico proprio con la maglia dei cosentini. È il campionato 1992-93 e Bia guida la difesa rossoblù in trentacinque occasioni, segnando anche la bellezza di sei reti che gli valgono la chiamata del Napoli di Marcello Lippi.
Oberdan BIAGIONI

Se il gran calcio lo ha apprezzato appieno, buona parte del merito è proprio del Cosenza che nel 1990 lo ha acquistato dal Monopoli, consentendogli di farsi apprezzare al gran pubblico. Dopo due tornei che gli spalancano le porte del Foggia, torna al San Vito nel 1999, disputandovi il suo ultimo campionato.
Enrico BUONOCORE

Si mette in luce fra i cadetti con la maglia del Ravenna, ma si consacra con mister Zaccheroni in panchina. È la stagione 1994-95 e i suoi dribbling esaltano i tifosi cosentini, i quali celebrano anche le sue otto reti. Resta fino a novembre 1995 quando fa ritorno al Bruno Benelli per motivi personali.
Vladimiro CARAMEL

Nel 1992 viene prelevato dal Licata, ma il trequartista nativo di Asmara rimane al San Vito per sette partite, quando viene ceduto in Serie C1 alla Salernitana. Torna al Cosenza l’anno successivo, conquistando una meritata salvezza e segnando il suo unico gol in Serie B contro il Bari nel dicembre 1993.
Stefano CASALE

Cosenza è la penultima tappa di una carriera ricca di soddisfazioni per il centrocampista potentino. Gioca quattordici partite, segnando tre reti, nell’ultimo campionato che vede i Lupi impegnati fra i cadetti, prima del fallimento che porterà il club a ripartire fra i dilettanti.
Tarcisio CATANESE

Viene acquistato a campionato in corso durante la stagione 1992-93. Il centrocampista ex Parma è stato prelevato dal Bologna con cui ha iniziato il torneo cadetto ed è un titolare inamovibile nello scacchiere di mister Silipo. Muore improvvisamente nel 2017 poco prima di compiere cinquant’anni.
Massimiliano CATENA

Sebbene giochi soltanto due anni a Cosenza, il suo nome è nella Hall of Fame del club. Catena, infatti, se n’è andato a soli ventitré anni a causa di un incidente stradale. Il saluto ai suoi tifosi è commovente: segna col Cosenza in dieci contro la Ternana ed attraversa tutto il campo per raccogliere il loro abbraccio.
Giuseppe COMPAGNO

L’ala destra palermitana, cresciuta nel vivaio dell’Atalanta, trova il suo habitat al San Vito. Con mister Reja in panchina, Compagno disputa un torneo fantastico nel 1991-92, finendo sei volte sul tabellino dei marcatori e sfiorando la promozione in Serie A. Le sue prestazioni gli valgono la chiamata del Pescara in Serie A.
Rosario COMPAGNO

È un difensore centrale e seppur non sia un titolare inamovibile, viene spesso impiegato – anche a gara in corso – dagli allenatori che si succedono alla guida dei Rossoblù. Arriva in Calabria nel 1992 dall’Acireale e saluta il San Vito nel 1996 dopo ottanta presenze in campionato per accasarsi al Savoia.

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