Il Modena, un giovanissimo Mauri e il miracolo calcistico del 2002-03
8 Gennaio 2022
DIFENSORI
Jacopo BALESTRI
Per tutti Jajo, un cavallo impazzito sulla corsia mancina, protagonista assoluto del doppio salto dalla C1 alla A. Quattro anni in gialloblù, il debutto in massima serie nella sconfitta interna, alla prima di campionato, contro il Milan, culminati con l’amara retrocessione e il suo passaggio alla Reggina, squadra alla quale aveva segnato il primo gol in A. Dopo l’esperienza di Reggio Calabria, ritrova la A in coda alla vittoria dei playoff 2005-06 con la maglia del Torino.
Roberto CEVOLI
Modena è stata la penultima tappa della sua lunghissima carriera iniziata nel 1986 con il San Marino. In gialloblù dal 2001, vince la B e come tanti di quella banda lascia a retrocessione avvenuta. Novantuno le presenze e due le reti in massima serie per “Cevolone”, che dopo aver terminato con il calcio giocato a Crotone, dal 2005 si è dato alla panchina. Attualmente, è alla guida del Renate, formazione rivelazione del girone A della C.
Mauro MAYER
Unico superstite della stagione 1999-00 che riuscì ad arrivare in A. La doppia promozione, due anni di massima serie, la retrocessione al termine della stagione 2003-2004, Mayer rimase in gialloblù un altro anno. Lascia Modena dopo 6 stagione, di cui 3 da capitano, dove colleziona 159 presenze e 3 reti.
Emiliano MORETTI
Cresce nella Lodigiani con cui debutta in C1, debutta invece in A con la Fiorentina con cui vince una Coppa Italia. Nel 2002 lo acquista la Juventus, che lo gira nel gennaio del 2003 in prestito proprio al Modena. Appena nove presenze in gialloblù, prima del passaggio ai cugini del Bologna. Valencia, Genoa e Torino saranno infine le tre grandi tappe di una carriera conclusa, nel 2019, in granata.
Simone PAVAN
Vivaio dell’Atalanta, con gli orobici debutta in A, ma presto diviene una bandiera del Venezia. In Laguna dal 1995 al 2002, mentre le annate con il Modena sono due, e sono entrambe quelle di A. Del Modena, a calcio giocato terminato, diviene nel 2013 allenatore degli Allievi Nazionali, quindi tecnico della Primavera, per poi concludere la stagione 2014-15 alla guida della prima squadra condotta alla salvezza (insieme a Mauro Melotti) in B. Modena che riguiderà anche in Lega Pro nel 2016-17, con tanto di esonero dopo qualche mese. Menzione speciale per il gesto che ha compiuto da pochi giorni, donando il proprio midollo spinale al figlio affetto da leucemia.
Paolo PONZO
Per tutti i tifosi del Modena semplicemente “il Muratore”. Un uomo speciale, un calciatore generoso come pochi, mille corse per se ma soprattutto per i compagni. Di certo la raffinatezza dei piedi non era la sua migliore qualità, a cui faceva fronte con un’intelligenza calcistica e un sapersi donare unico. 134 presenze con i gialloblu, tra il 2000 e il 2005 una sola volta in rete, col Cittadella per ricordi indelebili, affissi nella targa che capeggia nei distinti del “Braglia”.
Andrea QUAGLIA
Mestierante della terza serie, per i tifosi del Modena “Picchia Quaglia”, uno degli idoli indiscussi della Curva Montagnani, in gialloblù ha toccato l’apice di una carriera fatta di C2 e C1. Modena che lo preleva nel 2000 dall’Alzano Virescit, e gli fa conoscere la A nell’anno che vi stiamo raccontando, con una presenza (che non dimenticherà mai) all’attivo.
Luca UNGARI
Uno dei pochissimi calciatori dell’epoca ad essere laureato, l’ “Avvocato” è arrivato a Modena nel 2000, dal Como, insieme ad Omar Milanetto. Quasi un decennio in gialloblù, con la sola parentesi nel 2005-06 in prestito al Torino. Trentatre le presenze nei due anni di massima serie condite da una rete.
Marco ZAMBONI
La sua esperienza modenese dura appena sei mesi, il tempo di collezionare cinque presenze ed essere ceduto all’Hellas Verona. Girovago dello Stivale, Chievo Verona, Udinese, Lecce, Napoli, Reggina, Sampdoria tra le altre, la parentesi più lunga l’ha vissuta tra il 2008 e il 2012 con la Spal.
Se non vi basta Mauri, abbiamo pure Milanetto…e tutti gli altri centrocampisti alla prossima pagina!
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