Nevio Scala e la rosa del Parma 1992/93 che non sarà mai dimenticata
15 Novembre 2021
Fausto PIZZI
Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, con cui vince il Torneo di Viareggio nel 1986, Pizzi inizia a farsi le ossa in prima squadra giocando in C1 alla Centese e poi per un biennio al Vicenza. Dopo un’annata positiva al Parma, con cui ottiene la promozione in Serie A, fa ritorno all’Inter, vincendo la Coppa UEFA nel 1991. Dopo due anni con i nerazzurri, fa ritorno alla compagine parmense nell’estate 1992, contribuendo alla vittoria della Coppa delle Coppe. Inizia poi un lungo peregrinare che lo porta a giocare in diversi club tra serie A, B e C, chiudendo la carriera a trentanove anni al Terme Monticelli, squadra militante nell’Eccellenza emiliana.
Giovanni SORCE
Attaccante classe 1969, Sorce, dopo un paio di stagioni nelle serie minori siciliane, viene acquistato dal Parma nel 1990, esordendo in Serie A contro la Juventus e mettendo a referto il suo primo gol contro il Genoa alla ventottesima giornata (gol decisivo per la vittoria dei ducali). Prestato alla Lucchese per giocare con più continuità, scende in campo solo cinque volte con il club toscano, tornando alla base nell’estate del 1992. Il ritorno al Parma dura però pochi mesi, il tempo di venire nuovamente prestato, questa volta al Messina. Dopo una buona stagione in Sicilia, torna di nuovo al club ducale, dove però gioca una sola partita in tutto l’arco della stagione 1993-94. Viene così ceduto all’Aosta, continuando poi la carriera in diverse compagini delle serie minori.
Gianluca HERVATIN
Attaccante classe 1974, Hervatin arriva nell’estate 1992 al Parma dopo due stagioni giocate al Tempio. Con il club emiliano gioca un solo anno, passando poi all’Ancona in Serie B. A causa di diversi infortuni, non riesce mai ad esplodere definitivamente, chiudendo la carriera nel 2005 nelle serie minori sarde.
Tomas BROLIN
Seconda punta o ala, Brolin è stato uno degli uomini simbolo del Parma degli anni ’90. Acquistato dagli svedesi dell’IFK Norrköping nel 1990, con il club ducale ha giocato per cinque stagioni, conquistando da protagonista assoluto una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA e una Coppa UEFA. Trasferitosi in Inghilterra al Leeds United nell’estate del 1995, non riesce a ripetere le prestazioni della sua avventura italiana, iniziando un lento declino che lo porta ad appendere gli scarpini al chiodo nel 1998.
Alessandro MELLI
Cresciuto nelle giovanili del club parmense, Melli diventa l’attaccante simbolo del club che passa in pochi anni dalla Serie B a lottare per lo scudetto. Capocannoniere della Coppa Italia 1991-92, è suo anche il gol del 2-1 in finale di Coppa delle Coppe contro l’Anversa. Acquistato dalla Sampdoria nell’estate del 1994, dopo pochi mesi finisce nello scambio che porta Gullit a Genova. Con la maglia del Milan vince la Supercoppa europea contro l’Arsenal, ma non entra mai nelle rotazioni di Capello. Dopo un solo anno a Milano torna così al Parma, non riuscendo però a replicare le prestazioni di inizio decennio. Dopo tre stagioni al Perugia, conclude la carriera all’Ancona nel 2001.
Faustino Hernan ASPRILLA
Attaccante veloce, tecnico e imprevedibile, Asprilla è il vero colpo di mercato del Parma durante il mercato del 1992. Insieme a Melli forma infatti una coppia d’attacco ben assortita, capace di portare il club fino alla finale di Coppa delle Coppe. È suo, tra le altre cose, il gol che pone fine all’imbattibilità del Milan di Capello in campionato. Passato al Newcastle United nel febbraio del 1996, con la compagine inglese gioca in pratica due stagioni, tornando al Parma nel febbraio 1998. Il ritorno al club emiliano è però meno fortunato sul piano personale del periodo precedente, tanto che Asprilla deve accontentarsi delle briciole riservategli da Ancelotti e Malesani. Conclude la carriera nel 2005 nelle file dell’Estudiantes.
Marco FERRANTE
Uomo simbolo del Torino di fine anni ’90 e inizio anni 2000, Ferrante gioca una sola stagione al Parma, fungendo da attaccante di scorta dei più quotati Melli e Asprilla. Passato ai granata dopo le successive esperienze con il Piacenza e il Perugia, inizia a segnare con regolarità, guadagnandosi tra le altre cose la chiamata dell’Inter nel gennaio 2001. Dopo un rapido passaggio tra le file di Catania, Bologna, Ascoli e Pescara, termina la carriera nel 2007 giocando per l’Hellas Verona.
di Alberto Querin
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