Non sapevo di aver giocato nell’Inter: 25 giocatori nerazzurri che non ti ricordi
3 Aprile 2022
Armando PANTANELLI

Nel ‘96, nel corso di un amichevole durante la preparazione estiva tra Carpi e Inter, viene pescato da Roy Hodgson che lo sceglie come terzo portiere, dietro l’inamovibile Pagliuca e Mazzantini. La stagione da comprimario spalanca le porte a Pantanelli che dimostrerà di essere un ottimo estremo difensore in serie B, dove gioca gran parte della sua carriera. Due su tutte Cagliari e Catania. E proprio con gli Etnei giocherà successivamente da titolare la sua unica vera stagione in serie A.
Andrea MAZZANTINI

Tanto olio di gomito per emergere con fatica ed orgoglio dalla gavetta della serie C. Pro Patria, Sarzanese, Livorno e Spezia, per poi trovare lo slancio decisivo col Venezia in B. È dall’esperienza lagunare che Mazzantini viene scelto per stare alle spalle di Pagliuca. In nerazzurro resterà tre anni, difendendo la porta dell’Inter soltanto in due occasioni: nell’ultimo giro di orologio contro la Reggiana e per l’ultima di campionato contro l’Empoli. Nel ’99 passa al Perugia dove chiude la carriera.
Alessandro SGRIGNA

Esprime tutto il suo talento alla Lodigiani, dove già ad appena 16 anni si ritaglia spazi importanti sotto la guida di Viscidi. L’Inter investe nelle sue qualità inserendolo nel proprio settore giovanile senza mai raggiungere il debutto con la prima squadra. Torna in prestito alla Lodigiani dove si rimette in gioco al fianco di Toni, per poi spendere quasi tutta la carriera in serie B dimostrandosi uno dei giocatori più importanti del panorama cadetto.
Massimo TARANTINO

Cresce calcisticamente nel Cosmos Palermo, ma il debutto tra i professionisti arriva con i cugini del Catania. L’esperienza con i rossoblù gli conta la chiamata del Napoli, che lo gira in prestito al Monza e al Barletta prima di giocare per cinque stagioni con la casacca partenopea. L’Inter lo porta a Milano, ma un pesante infortunio lo tiene lontano dal campo da gioco per un intero anno, e alla fine le presenze con i nerazzurri saranno soltanto due, in Coppa Italia. Passa al Bologna dove vive una seconda rinascita, per poi chiudere con Como, Triestina e Padova.
Massimiliano FUSANI

La lunga trafila nel settore giovanile interista si conclude con l’esperienza in Primavera, viene aggregato in prima squadra senza mai esordire con i nerazzurri. Un debutto in massima categoria che invece arriva per merito del Perugia di Gaucci, da sempre attento ai giovani calciatori nelle serie minori, e Fusani compie il doppio salto. Dal Brescello in C1 passa direttamente ai Grifoni, poi Chievo, Modena, Bari e infine Sassuolo con cui conquista la prima storica promozione in B.
Luca MEZZANO

Torinese doc e prodotto del vivaio calcistico granata, con cui arriva giovanissimo al debutto in A. L’Inter lo preleva dopo la sua bella stagione trai i cadetti e con la casacca nerazzurra può fregiarsi della vittoria in Coppa Uefa nel ’98. Nonostante le presenze in campo – 8 comprese le Coppe – siano praticamente col contagocce. Fa tappa a Perugia, poi Verona, Brescia, Chievo e Reggina, fino al ritorno a Torino dove ritrova la continuità. Infine, dopo tanta serie B, l’ultima avventura è ad Arezzo.
Giorgio FREZZOLINI

Sono tante, tantissime le maglie indossate da Frezzolini nel corso della sua luna carriera. Gira in lungo e in largo su tutto lo stivale, trovando soltanto a Modena un posto da titolare e la continuità fondamentale, soprattutto per chi gioca in porta. A Milano vive il passaggio di entrambe le sponde, senza mai scendere in campo. Prima è l’Inter a pescarlo dal Carpi per rimandarlo subito in prestito; poi è il Milan a chiamarlo come terza scelta – dove vince anche uno scudetto – prima di girarlo nuovamente ai cugini nerazzurri.

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