Numeri 1 non solo fra i pali: ecco i 20 portieri che ti ricorderai per il loro look
1 Aprile 2022
Fabien BARTHEZ
Campione d’Europa con il Marsiglia e portiere titolare durante il periodo d’oro della nazionale francese, Barthez è stato uno dei precursori dei portieri moderni, essendo abile sia tra i pali che in fase d’impostazione dell’azione. A farlo entrare in classifica è però un gesto apotropaico legato ai Mondiali casalinghi del 1998. Prima di ogni partita, infatti, Blanc lo avvicinava per baciare la sua “pelata”, in un gesto diventato poi iconico e ripetuto, con successo, anche ai successivi Europei.
Armando PANTANELLI
Quella tra i portieri e i cappellini è sicuramente una delle storie d’amore più importanti della storia del calcio. Nonostante con i nuovi impianti la luce del sole dia meno fastidio che in passato, non è raro ancora trovare estremi difensori che adottano tale stratagemma per non incappare in brutte figure. C’è un portiere che però ha fatto del capellino uno proprio marchio di fabbrica in stile Benji Price: Armando Pantanelli, numero 1 del Catania tornato in Serie A dopo ventitré anni di attesa, nonché, tra le altre, di Cagliari, Avellino, Cosenza e Inter (in qualità di terzo portiere).
Sebastian FREY
Portiere dotato di grande carisma e riflessi felini, Frey ha esaltato i propri tifosi anche grazie al suo look, sempre molto ricercato e particolare. Capelli lunghi sparati al cielo con dosi generose di gel o raccolti all’indietro grazie all’uso di fascette, oltre ad una barba in stile Wolverine spuntata durante gli anni a Firenze. E proprio in riva all’Arno i supporter gli hanno dedicato uno dei cori più espliciti e di maggior impatto dell’intera Serie A, ovviamente facendo riferimento ai suoi amati capelli.
David SEAMAN
Storico estremo difensore dell’Arsenal e della nazionale inglese, Seaman entra in questa classifica essenzialmente per due aspetti: l’iconico completo sfoggiato più volte con la compagine dei Tre Leoni (rosso con inserti viola, gialli, verdi e blu) e per la fluente chioma spesso accompagnata da un codino di baggiana memoria. Un look impresso nella memoria di ogni nostalgico che si rispetti.
José Luis CHILAVERT
Autentica istituzione del calcio paraguaiano, Chilavert è stato uno dei più famosi portieri goleador della storia del calcio (62 le reti realizzate tra rigori e calci di punizione). Oltre che per questa sua dote assolutamente non comune tra gli estremi difensori, Chilavert è diventato famoso anche per la maglia da gioco sui cui campeggiava la figura di un bulldog (animale a cui deve il proprio soprannome, per via di un carattere per nulla mite). Divisa utilizzata ai tempi del Velez, quando la squadra allenata da Carlos Bianchi dominava in Sud America e si prendeva il lusso di battere in Intercontinentale il Milan degli Invincibili di Capello.
Carlos NAVARRO MONTOYA
Colonna del Boca Juniors di fine anni ‘80 e inizio anni ‘90, El Mono Montoya è stato senza dubbio uno dei portieri di riferimento, assieme a Chilavert, del campionato argentino per almeno due decenni. E, proprio come il rivale, anche Montoya è diventato ancora più famoso grazie ad una divisa da gioco. Ancora oggi, infatti, tutti abbiamo negli occhi la caricatura del Mono, posta al centro della sua divisa da gioco, mentre guidava un camion. E pensare che per Montoya quella dei tir non era nemmeno una vera passione.
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