Operazione Nostalgia vi sfida: 20 meteore straniere del Parma dal 1990 al 2010, quante ne ricordi?
16 Dicembre 2021
Luciano Martin GALLETTI

Prodotto calcistico uscito dall’ Estudiantes, dopo due stagioni nel campionato argentino, passa nel 1999 al Parma confrontandosi nel campionato di serie A con una rosa piena di talenti. In realtà con i ducali non scenderà mai in campo e di fatto sarà ceduto in prestito al Napoli dove colleziona solo undici presenze e due reti. Nel 2000 torna in patria all’Estudiantes, dove con ventotto presenze e nove reti si guadagna l’affetto della Spagna. Arriva nella penisola iberica nel 2001 militando tra le fila di Real Saragozza e Atletico Madrid, dove riesce a mettersi in luce con centonovantasette presenze complessive tra il 2001 e il 2007. Dopo sei stagioni in Spagna, vola in Grecia all’ Olympiacos dove terminerà la sua carriera con la maglia dell’OFI Creta.
Vratislav GRESKO

Tutto parte dall’europeo under 21 del 2000 quando gli Azzurrini di Tardelli affrontano la Slovacchia. Da una parte Pirlo, Baronio, Gattuso, Comandini, dall’altra molti giovani provenienti dal campionato slovacco, non proprio il più competitivo, ma un buon trampolino per tentare la scalata nelle leghe più affermate. Gresko milita proprio tra le file di quella matricola che tuttavia sfornerà campioni come Mintal o Hamsik. La sorte vuole che Vratislav a fine gara risulti tra i migliori per gli slovacchi, facendo aprire gli occhi ai grandi club europei. Su tutti prevale l’Inter che lo acquista e lo butta subito dentro la mischia contro la corazzata Roma. La sua esperienza in maglia nerazzurra sarà del tutto fallimentare; considerato uno dei maggiori responsabili nella sconfitta contro la Lazio nell’ ultima giornata della stagione 2001-02 Gresko si trova addossate le colpe della perdita dello scudetto, conquistato dai bianconeri, dopo aver regalato il momentaneo pareggio ai laziali. L’errore probabilmente gli costò caro e lo pagò con la cessione al Parma, dove rimase però solo sei mesi prendendo parte a soli sei incontri. Ceduto in prestito al Blackburn Rovers, disputò tre stagioni con gli inglesi prima di passare a scadenza contratto al Norimberga. Con i tedeschi si toglie la soddisfazione della conquista di una coppa di Germania, appena prima di riapprodare al Leverkusen in cui vi rimase fino al 2009. Rientrato in patria, dopo due anni di inattività si rimette in gioco nella seconda divisione slovacca conquistando anche una promozione in prima divisione. Nel giugno 2015 abbandona definitivamente il calcio giocato.
Sergej GURENKO

Terzino di spinta o laterale di centrocampo, Gurenko inizia la sua carriera nella squadra della sua città natale: il Chimik Hrodna. Vi resta fino al 1995, quando le sue ottime prestazioni vengono premiate dalla chiamata del Lokomotiv Mosca. Sergej diventa uno dei simboli della squadra e riesce a collezionare dal 1995 al 1999 centododici presenze e quattro gol, conquistando due volte la Coppa di Russia e il titolo di calciatore bielorusso dell’anno nel 1999. Arriva in Italia per la stagione 1999-00, sbarcando a Roma, ma tuttavia la sua nuova avventura non gli porterà i risultati sperati, giocando solo cinque partite senza convincere. Una breve parentesi in Spagna al Saragozza, poi il rientro in Italia al Parma dove però, per scelte tecniche, disputerà solo tre partite. Passa al Piacenza dove si riguadagna il posto da titolare totalizzando venticinque presenze e siglando una rete, la prima in serie A. Saranno le sue ultime esperienze in Italia prima del ritiro ufficiale nel 2009 e l’inizio di un nuovo percorso in veste di allenatore.
Mohamed Coubadja KADER

Cresce calcisticamente nella squadra del suo paese contribuendo a riportare la squadra all’antico splendore, e guadagnandosi un posto in nazionale per la coppa d’Africa 1998. Il suo exploit gli vale la chiamata in Europa. Il Parma se lo accaparra ma dopo una stagione passata in panchina, finisce in prestito al Lugano. Nel gennaio del 2002, sempre in prestito, passa in Serie B al Lanerossi Vicenza, dove totalizza soltanto quattro presenze. L’esperienza italiana del tutto fallimentare lo costringe ad Emigrare in Svizzera, accasandosi al Servette. Riesce a togliersi la soddisfazione delle venti realizzazioni che gli valgono il premio di giocatore togolese dell’anno. Conclude la sua carriera in Francia tra Guingamp e Sochaux. Tuttavia nell’edizione mondiale del 2006 segna il primo storico goal del Togo contro la Corea del Sud, ma non sarà sufficiente per mantenere vive le speranze di qualificazione dei suoi.
Saliou LASSISSI

Prestanza fisica e un caratterino che non lo ha mai premiato. Inizia la sua carriera nelle giovanili del Rennes e nell’agosto 1996 esordisce in prima squadra contro il Nizza. Vi rimane fino al 1998, quando è il Parma ad acquistarne le prestazioni. Nell’ottobre dello stesso anno passa alla salernitana e trascorre in Italia alti e bassi tra scorrettezze e squalifiche a causa del suo carattere irascibile. Rientra a Parma nel 1999-00 dove trascorre in altra stagione prima di passare alla Fiorentina e successivamente alla Roma. Nella capitale un brutto infortunio lo costringe ad uno stop di sei mesi. L’ivoriano non ha comunque giocato alcun incontro ufficiale con la maglia giallorossa, rimanendo ai margini della rosa per tutte le tre stagioni in cui è stato sotto contratto con la società capitolina. La sua esperienza italiana del tutto fallimentare lo costringerà ad emigrare in Svizzera tentando una nuova avventura con gli svizzeri del Bellinzona ma non rientrando nelle glorie del tecnico Petkovic non verrà mai impiegato.
Leandro Antonio MARTINEZ

Cresce calcisticamente nell’ Argentinos Juniors, per poi passare nel 2006 al Parma dove segue il percorso delle giovanili. Arriva fino alla primavera e compie nel 2008 il salto in prima squadra subentrando a Lucarelli. Sarà l’unica presenza nella massima serie, prima di iniziare un pellegrinaggio nelle serie minori tra Ternana, Sudtirol, Carpendolo, Albinoleffe, Cremonese sfiorando le quaranta presenze complessive e solo due reti all’attivo. La parentesi ungherese con la maglia dell’Haladas, al fianco di un’altra icona affermata della Serie A Tommaso Rocchi, farà da contorno ad una carriera “nomade” nella quale Martinez sembra non aver mai trovato stabilità, e di fatto concluderà ritirandosi nel parmense e giocando per il Crociati Noceto nel campionato di promozione Emiliano.

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