Qual è il primo portiere italiano anni ’90 che vi viene in mente? Ecco tutti quelli scelti da noi
8 Dicembre 2021
Fabrizio FERRON

Cresce nelle giovanili del Milan, ma matura tra le fila della Sambenedettese. I marchigiani si confermano la loro felice tradizione come squadra “incubatrice” per futuri numeri uno: dopo Zenga e prima di Bonaiuti, tra il 1986 e il 1988 la Samb saggia le qualità di Ferron tra i cadetti. E le recensioni sono così buone che l’Atalanta lo acquista dopo la promozione in Serie A per dargli una maglia da titolare, sfilandola ad un mostro sacro come Ottorino Piotti. Con gli orobici rimane fino al 1996, quando passa alla Sampdoria per prendere il posto proprio di Zenga, in un ideale fil rouge che lo unisce all’Uomo Ragno ancora una volta. Un’annata all’Inter e due campionati da titolare in Serie A al Verona, prima di chiudere con il Como prima e con il Bologna poi.
Valerio FIORI

I meno giovani, ma soprattutto i tifosi del Milan, lo ricordano come il terzo portiere più titolato degli ultimi anni, con in bacheca ben due Coppe dalle Grandi Orecchie col Diavolo, scendendo per giunta in campo una sola volta, nel 2003 contro il Piacenza, squadra di cui era titolare proprio prima del passaggio in rossonero nel 1999. Gli anni migliori in campo sono stati a cavallo delle esperienze alla Lazio e soprattutto al Cagliari, dove era padrone della porta nella leggendaria cavalcata dei sardi in Coppa UEFA nel 1994, fermata in semifinale solo dall’Inter.
Alberto FONTANA

Portiere vecchia scuola, poco avvezzo all’estetica ma molto efficace, durante gli anni di Cesena costrinse Sebastiano Rossi al ruolo di dodicesimo, sposando per quattro anni la causa cesenate, prima di passare al Bari, dove sarà il portiere titolare della prima esperienza di Eugenio Fascetti sulla panchina dei Galletti. Dopo la Puglia si sposterà in Lombardia tra Atalanta e Inter, prima delle ottime prove al Chievo Verona e al Palermo, con cui chiuderà la carriera.
Giuseppe GATTA

Il suo nome compare in una delle triadi più “iconiche” degli anni ’80: Gatta-Benini-Camplone, ossia il terzetto difensivo del Pescara di mister Galeone. Il portiere nato ad Ancona esordisce giovanissimo con il Delfino: non ha neanche venti anni ed è il numero uno della cavalcata biancazzurra verso un’incredibile e insperata promozione in Serie A. Allo stadio Adriatico si contende la titolarità con il più esperto Zinetti ed il dualismo dura fino al 1990 quando entrambi lasciano l’Abruzzo. Giuseppe viene acquistato dal Lecce e con i salentini disputa sei campionati, collezionando oltre 160 presenze.
Giovanni GALLI

Dopo nove anni come padrone della porta della Fiorentina arriva la chiamata del Milan, che lo promuove subito titolare nell’era sacchiana che culminerà con la vittoria di due Coppe dei Campioni. Nel 1990 è frenato da alcuni infortuni, ma sarà titolare nella gara di Vienna contro il Benfica, che lo vedrà assoluto protagonista del secondo trionfo rossonero consecutivo, respingendo al mittente le accuse di essere favorito da un quartetto di quattro grandi difensori. Dopo l’esperienza milanese abbraccerà la causa di Napoli, Parma, Torino e Lucchese.
Giuliano GIULIANI

L’ex estremo difensore del Como viene ingaggiato nel 1985 dai neo-campioni d’Italia del Verona per sostituire Claudio Garella. Il compianto Giuliano Giuliani si imporrà in Veneto come uno dei migliori estremi difensori del nostro Paese, passando al Napoli di Maradona, dove ironia della sorte sostituirà ancora il partente Garella. All’ombra del Vesuvio due stagioni leggendarie per gli Azzurri, culminate coi trionfi in Coppa UEFA del 1989 e lo Scudetto del 1990. Chiuderà la carriera con l’Udinese.

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