Privacy Policy Quando Evani rovinò la festa a Pablo Escobar: le 15 punizioni tra le più iconiche di sempre - Pagina 2 di 5

Quando Evani rovinò la festa a Pablo Escobar: le 15 punizioni tra le più iconiche di sempre

17 Dicembre 2021

12. Alberigo “Chicco” EVANI (Milan-Olimpia Nacional de Medellin 1-0, Tokyo – 17 Dicembre 1989)

Oggi di punizioni rasoterra ne vediamo tantissime, secondo noi non può non rientrare in questa particolare classifica il genio e l’astuzia di Chicco Evani, uno dei primi a calciare così, decidendo la Finale di Coppa Intercontinentale tra Milan e Olimpia Nacional de Medellin del 1989, al termine di centoventi minuti estenuanti. Il gol di Evani che arrivò proprio allo scadere fu un autentica intuizione dell’ allora numero 11 rossonero che aggirò la barriera posizionata da Higuita con un sinistro che si andò a spegnere all’angolino basso della porta difesa dal nazionale colombiano.

11. Francesco TOTTI (Milan-Roma 2-2, Milano – 31 Maggio 2003)

Il Capitano giallorosso rientra sicuramente nella categoria degli specialisti del calcio di punizione. Merita di entrare in classifica la prodezza, seppur inutile ai fini della vittoria finale, con la quale siglò con uno splendido esterno destro la rete dello 0-2 nella finale di Coppa Italia (gara di ritorno) mettendo paura al Milan fresco Campione d’Europa. Il capitano giallorosso, che sigla la bellezza di ben tre reti su calcio piazzato tra gara di andata e ritorno ai danni del Diavolo, mette in mostra tutto il suo repertorio balistico.

10. David BECKHAM (Inghilterra-Grecia 2-2, Manchester – 6 ottobre 2001)

L’ Inghilterra si trova ad un passo dal baratro, sotto in casa contro la Grecia per 1-2 rischia di vedere sfumare la qualificazione al Mondiale 2002 proprio al fotofinish. Al novantesimo gli uomini di Eriksson beneficiano di un calcio piazzato ai 25 metri e tutti sanno che l’ incaricato alla trasformazione sarà David Beckham. Il numero 7 Inglese prende la sua solita rincorsa e con il suo destro fatato disegna una traiettoria che si insacca sotto l’ incrocio dei pali, lasciando di stucco Nikopolidis. Old Trafford, casa sua, esplode per la beffa evitata e la gioia di una qualificazione che ormai sembrava tramontata.