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Quando il calcio cambia colore: una selezione di scarpini tra i più iconici della storia

7 Gennaio 2022

PUMA “KING

Nel 1986 le Puma King toccano il massimo dell’apice con Diego Armando Maradona: el Diez non solo vince il Mondiale, ma segna anche due dei più famosi gol della storia del calcio. Uno è la Mano de Dios, il tocco di mano che beffa il portiere inglese e il secondo è stato chiamato il Gol del Secolo: Maradona supera come birilli sei calciatori, toccando il pallone undici volte e insaccando il gol che spianerà la strada all’Albiceleste per la vittoria del Mondiale.

NIKE “TIEMPO PREMIER 94

Nere, col baffo bianco e la suole arancione, sfoggiate nel bel mezzo del Mondiale USA ’94, la Nike scelse proprio la massima manifestazione per nazionali andata in onda per la prima volta negli States. Tra gli altri, furono ai piedi di due must del calcio mondiale. Romario e Paolo Maldini, due che arrivarono alla finale di Pasadena nella quale l’Italia di Sacchi vide sfumare, ai calci di rigore, il sogno iridato. 

ADIDAS “PREDATOR ACCELERATOR” ROSSE, BIANCHE E NERE

Ai piedi di migliaia di campioni, il marchio Adidas ha spadroneggiato in lungo e in largo. Ma nell’immaginario collettivo, vi sono alcune scarpe che restano indelebilmente impresse. Tra queste, le Predator Accelerator calzate da un fuoriclasse assoluto quale Zinedine Zidane. Rosse, bianche e nere, un trio di colori capaci di risaltare il suo tocco di palla felpato. Una carezza lungo il dorso del piede, coperto da quella scarpa che a fine anni ’90 rappresentava l’eccellenza.