Quel +36 al Fantacalcio difficile da dimenticare
19 Agosto 2021
Marco Materazzi in carriera ha vinto tutto, anche al Fantacalcio.
Facile ricordare i suoi successi in maglia nerazzurra o, ancora più facile, ricordare le sue reti decisive durante il Mondiale 2006.
Il suo primo successo, non valido per il palmarès di un giocatore, ma bensì per il cuore degli appassionati del Fantacalcio, lo vinse nel 2000/01. Quell’anno Materazzi realizzò ben 12 reti, ossia un +36 al Fantacalcio che proprio non si può dimenticare, soprattutto se lo si aveva nella propria rosa.
Una stagione davvero strepitosa quella con il Perugia 2000/01 anche perché, onestamente, ad inizio anno i big in difesa su cui puntare all’asta erano altri.
Sappiamo bene dai vostri racconti di questi anni che tanti di voi riuscirono ad accaparrarsi Materazzi spendendo pochi crediti.
Dato che il Fantacalcio è alle porte e oggi è il compleanno di Materazzi, andiamo a vedere quali furono gli 11 giocatori migliori di quell’annata, fantacalcisticamente parlando.
PORTIERE E DIFESA:
In porta schieriamo Gigi Buffon anche se quell’anno Edwin van Der Sar fu il portiere meno battuto del campionato con 27 reti subite. I 3 rigori parati da Buffon però pesano, e comunque il Parma chiuse il campionato con la seconda miglior difesa.
In difesa, come vi abbiamo anticipato, il migliore quell’anno è stato Marco Materazzi: grazie ai calci piazzati riuscì a segnare 12 reti, entrando addirittura tra i migliori marcatori di quel campionato.
Un altro tassello fondamentale di quell’annata fu Igor Tudor, spesso giocava anche a centrocampo, ma al Fantacalcio era considerato difensore e le sue 6 reti a fine campionato si fecero sentire.
Le segnò tutte su azione, quindi non c’era neanche il brivido del possibile rigore sbagliato, insomma una libidine per i fantallenatori.
Una vera scoperta, o meglio riconferma dopo diversi anni, fu Giovanni Bia.
Qualche anno prima con la maglia dell’Udinese era un pupillo su cui puntare, mentre chiuse i primi 2 anni al Bologna con 0 reti all’attivo; chi invece il terzo anno punto su di lui godette abbastanza: 4 reti, massimo profitto, minimo sforzo.
CENTROCAMPO:
Nell’anno dello scudetto della Roma, avere Totti al Fantacalcio era davvero una goduria.
Soltanto in poche partite il suo voto scese sotto il 6.5, ben 13 reti e altrettanti assist, non era puramente un centrocampista, infatti era molto difficile prenderlo all’asta dato che la sua quotazione spesso sfiorava quello di un vero e proprio centravanti, ma quell’anno (e non solo) quei crediti li valeva tutti.
Rimaniamo sempre a Roma, sponda biancoceleste. Pavel Nedved è diventato Pavel Nedved alla Lazio: le 11 reti in 26 partite nel 97/98 lo consacrarono come un big dei centrocampisti, ma le sue successive stagioni (a livello di reti realizzate) non furono straordinarie come i crediti che servivano per acquistarlo.
Proprio per questo motivo nel 2000/01 tanti non ci andarono sul pesante, ma fecero male: 9 reti in campionato e voti quasi sempre intorno al 7 nella stagione con lo scudetto cucito sul petto.
Chi era considerato un big a centrocampo era Stefano Fiore. L’anno prima all’Udinese realizzò 9 reti, fu protagonista ad Euro 2000 e il suo valore al Fantacalcio schizzò alle stelle: chi puntò su di lui nell’estate del 2000 non se ne pentì dato che replicò il numero di reti dell’annata precedente nonostante un’Udinese da metà classifica.
Fascetti era innamorato di lui, tanto da affidargli la fascia di Capitano: stiamo parlando di Daniel Andersson, rigorista (a volte con brivido) di quel Bari.
La sua stagione, nonostante la retrocessione dei galletti, fu notevole anche grazie ai rigori: chiuse l’annata con 8 reti all’attivo, un bel regalo per tutti quelli che lo avevano scelto all’asta senza esagerare con i crediti.
ATTACCO:
Davanti quegli anni c’era l’imbarazzo della scelta, talmente tanta roba che ci siamo sentiti anche in colpa a sceglierne soltanto 3, e quindi abbiamo consultato direttamente la classifica marcatori.
Iniziamo con l’acquisto più costoso della stagione 2000/01: la Lazio Campione d’Italia acquistò dal Parma Hernan Crespo che con le sue 26 reti vinse la classifica marcatori, una cosa impressionante.
Se l’anno prima poteva essere una scommessa, ma solo perché era alla sua prima stagione in Italia, uno degli attaccanti che valeva di più quell’anno era Andriy Shevchenko.
Manco a dirlo, tutti i crediti spesi per averlo in rosa valevano fino all’ultimo: Sheva si riconfermò con 24 reti e una freddezza sotto porta che rendeva fiero ogni fantallenatore, una sentenza.
Con l’addio di Batistuta e dopo anni e anni senza la mitraglia argentina come riferimento centrale, l’attaccante della Fiorentina poteva essere un’incognita.
Già, poteva, perché l’anno prima Enrico Chiesa giocava più defilato, mentre diventando il massimo terminale offensivo della Fiorentina realizzò 22 reti.
Quanti di questi campioni avevate in rosa quell’anno?
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