3 giugno 1997: Roberto Carlos abbatte le leggi della fisica
3 Giugno 2019
Nonostante siano passati ventidue anni, ci risulta totalmente impossibile comprendere come Roberto Carlos sia riuscito in un solo istante ad infrangere le leggi della fisica ed a regalarci probabilmente uno dei calci piazzati più incredibile nell’intera storia del calcio.
Guardandolo e riguardandolo, restiamo ogni volta a bocca aperta, cercando di seguire con lo sguardo la traiettoria di quel pallone, che destinato a spegnersi sul fondo, grazie all’effetto impresso dall’ex terzino dell’Inter modifica la propria destinazione finale, terminando alle spalle di Barthez che suo malgrado sarà anch’egli protagonista inconsapevole di questa fantastica prodezza.
Ad aumentare il fascino della punizione di R. Larcos, scusate Roberto Carlos, vi sono per noi nostalgici tutta una serie di elementi che oltre a farci tornare indietro nel tempo ci fanno comprendere quanto sia stato bello vivere quel periodo aureo per il calcio mondiale.
La meraviglia di Carlos, infatti s’incastona nella gara inaugurale del “Torneo di Francia” del 1997. Una competizione, voluta fortemente della federazione francese che a 12 mesi dall’organizzazione della Coppa del mondo, sfruttò tale manifestazione come banco di prova.
Le squadre partecipanti erano oltre i padroni di casa della Francia, l’Inghilterra, l’Italia ed il Brasile campione del mondo in carica.
Tutte e quattro le squadre partecipanti, infatti potevano vantare su calciatori dal potenziale altissimo e sarebbero state certamente accreditate per la vittoria finale nel mondiale successivo.
Tra i tanti campioni presenti al torneo infatti erano presenti; Ronaldo, Romario, Cafu, Dunga Leonardo, Djorkaeff, Thuram, Vieira, Zidane, Gascoigne, Ince, Scholes, Shearer, Beckham, oltre ai vari campioni della nostra nazionale come: Del Piero, Maldini, Vieri, Cannavaro, Nesta, Zola Chiesa e tanti altri.
Il primo incontro del torneo vide sfidarsi la Francia ed il Brasile il 3 giugno 1997 a Lione. La gara seppur amichevole, offriva tantissimi spunti e fin dalle prime battute si notò che entrambe le squadre non volessero in alcun modo uscire sconfitte dal match.
Il momento clou che passò alla storia della gara, divenendo l’emblema della balistica, scoccò al minuto numero ’22.
Il Brasile, infatti beneficiò di un calcio piazzato dalla trequarti campo, dopo che Deschamps aveva commesso un fallo ai danni di Romario.
Roberto Carlos, si autodesignò immediatamente per calciare la punizione, nonostante la ragguardevole distanza dalla porta.
Il terzino verdeoro, sistemò con cura la sfera e dopo la sua classica rincorsa a piccoli passi, lasciò partire una conclusione incredibile che si insaccò alla sinistra di un Barthez immobile che non potè far altro se non ammirare anch’egli la splendida opera d’arte del difensore.
Una rete che fece a tutti noi strabuzzare gli occhi, ammaliati da ciò che avevamo appena finito di vedere davanti alla TV.
Per la cronaca la gara terminò 1-1, in virtù della rete di Keller, ma questo è un dettaglio che forse non tutti ricordano.
A ventidue anni di distanza dal suo goal forse più celebre, il brasiliano in una recente intervista ha ammesso che: “Non ho proprio idea di come sia riuscito a segnare. Ho calciato forte e la palla è andata in rete”.
A noi tuttavia questo è un dettaglio che interessa relativamente.
Ciò che sicuramente vi tornerà alla mente saranno le partitelle disputate nel cortile di casa con i vostri amici, ed i maldestri tentativi nel cercare di emulare quel calcio di punizione che molto spesso dopo la rincorsa ed il tiro con le tre dita, terminava dritto contro le finestre dei vicini.
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