Ronaldinho, Xavi, Pirlo: le rose di Sydney 2000 erano clamorose e nessuno riuscì a fermare il Camerun di Mboma
15 Novembre 2021
GRUPPO B
CILE

Tre fuori quota per blindare le zone nevralgiche del campo: portiere, difensore centrale e prima punta. Come regista operava un certo David Pizarro, ventunenne dell’Udinese, mentre Navia completava il duo d’attacco migliore del torneo. La squadra messa in campo dall’uruguagio Acosta non badava a fronzoli e il capitano interista Zamorano era ispiratissimo – risulterà capocannoniere della competizione con 6 centri in altrettante partite. Girone strano, con goleada al Marocco, 3-1 alla Spagna e sconfitta indolore contro la Corea del Sud. Poi la stirata ai danni dei detentori nigeriani, la beffa a sorpresa nel finale contro i futuri campioni del Camerun e il 2-0 nella finale per il bronzo. Ultimo gradino del podio voluto, cercato e strameritato quello della Roja.
Rosa: 1 Tapia, 2 Alvarez, 3 Maldonado, 4 Henriquez, 5 Contreras, 6 Reyes, 7 Gonzalez, 8 Pizarro, 9 Zamorano, 10 Arrué, 11 Navia, 12 H. Tapia, 13 Nuñez, 14 Tello, 15 Ibarra, 16 Olarra, 17 Ormazabal, 17 Di Gregorio, 19 Rojas. Allenatore: Nelson Acosta
COREA DEL SUD

Tra i convocati i soliti nomi da codice fiscale, come se il gatto si fosse impossessato della tastiera. Il calciatore più rappresentativo, nonostante i diciannove anni e mezzo, era Park Ji-Sung, unico a militare in un campionato diverso da quello coreano: tesserato per i giapponesi di Kyoto, vivrà anni lieti al PSV Eindhoven e al Manchester United. Purtroppo per lui e per i suoi compagni l’avventura olimpica si interromperà alla fase a gironi a causa della differenza reti, nonostante due vittorie con il minimo scarto su Marocco e Cile.
Rosa: 1 Choi Hyun, 2 Park Ji-Sung, 3 Park Jae-Hong, 4 Park Jin-Seop, 5 Sim Jae-Won, 6 Kim Do-Kyun, 7 Coi Chul-Woo, 8 Ko Jong-Soo, 9 Kim Do-Hoon, 10 Lee Chun-Soo, 11 Lee Dong-Gook, 12 Lee Young-Pyo, 13 Park Dong-Hyuk, 14 Kang Chul, 15 Cho Se-Kwon, 16 Kim Sang-Sik, 17 Choi Tae-Uk, 18 Kim Yong-Dae, 19 Song Chong-Gug. Allenatore: Huh Jung-Moo
MAROCCO

Una delle rose con meno qualità, fatto testimoniato dalle tre sconfitte nelle tre gare, un solo gol messo a segno e sette subiti. Bassir e compagni non hanno brillato e hanno lasciato la manifestazione senza incidere, se non nella figura della squadra materasso. Resta comunque il privilegio di aver partecipato alla rassegna a cinque cerchi.
Rosa: 1 El Jarmouni, 2 Nater, 3 Roumani, 4 Ouchla, 5 Chbouki, 6 El Brazi, 7 Kharbouch, 8 Oulmers, 9 Zairi, 10 El Assas, 11 El Moubarki, 12 El Khattari, 13 Kacemi, 14 Bassir, 15 Safri, 16 Benkouar, 17 Aboub, 18 Bagui, 20 El Barodi. Allenatore: Said El Khider
SPAGNA

L’allenatore Iñaki Saez aveva a disposizione diciotto giocatori di sicuro avvenire: in porta Aranzubía, in difesa Marchena, Capdevila, Lacruz e Puyol, in mediana Albelda, il capitano Toni Velamazán e il metronomo Xavi, davanti un’ampia scelta tra Angulo, Gabri, Luque, Tamudo e José Mari. L’Under-23 “pura” delle Furie Rosse passa come seconda il girone, battuta solamente dai cileni, poi sconfigge di misura l’Italia di Tardelli e travolge gli Stati Uniti in semifinale. L’argento che scaturisce dalla finalissima lascia l’amaro nella bocca degli iberici: avanti 2-0 all’intervallo, si fanno riprendere e superare dal Camerun, complice una giornata sciagurata del centrale Amaya: prima una sfortunata autorete, poi sbaglia dagli undici metri nella lotteria dei rigori. Argento al collo che sa di occasione persa.
Rosa: 1 Aranzubia, 2 Lacruz, 3 Capdevila, 4 Marchena, 5 Unai, 6 Albelda, 7 Angulo, 8 Xavi, 9 José Mari, 10 Gabri, 11 Ferron, 12 Puyol, 13 Luque, 14 Amaya, 15 Ismael, 16 Toni, 17 Tamudo, 18 Felip. Allenatore: Iñaki Saez
A PAGINA 3 IL GRUPPO DEI VINCITORI

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