Sivebæk, Max Allegri e Gelati GiS, la rosa del Pescara 1992/93 è qualcosa che va oltre la Nostalgia
25 Ottobre 2021
Emiliano DE JULIIS (15 presenze)
Il centrocampista nato a Penne è uno dei prodotti del vivaio biancazzurro. Dopo essersi fatto le ossa a Celano, Emiliano esordisce nella prima squadra del Pescara durante l’annata che issa gli abruzzesi fino alla massima serie. È un elemento inamovibile nella seconda parte di stagione, non saltando neanche un impegno sino al termine del campionato. Dopo un’altra stagione e mezza all’Adriatico, si stabilisce in Campania, diventando un punto di riferimento con le maglie di Avellino e Nocerina.
Giacomo DICARA (24 presenze)
Il difensore centrale è uno dei pochi “sopravvissuti” alla prima edizione del Pescara di Galeone che arrivò in Serie A nel 1987 fra lo stupore generale. È uno dei talenti più precoci che abbiano mai vestito la maglia biancazzurra, debuttando in prima squadra all’età di sedici anni. Dopo aver collezionato anche otto presenze con la maglia dell’Under 21, Dicara è il leader della difesa pescarese che trova la promozione in Serie A. Saluta gli adriatici nel 1994 per vestire le maglie di Perugia e Vicenza – con cui disputa anche la Coppa delle Coppe 1996-97 – per poi tornare a casa e chiudervi la carriera nel 2005.
Elio DI TORO (2 presenze)
Esordisce in Serie A quando ha appena compiuto diciotto anni in occasione della trasferta al Delle Alpi con il Torino che termina 3-1 in favore dei padroni di casa. Il centrocampista rimane legato al Pescara fino al 2000, ma non riuscirà mai ad avere una maglia da titolare. La Puglia è la sua seconda casa, disputando egregi campionati di Serie C2 con le casacche di Foggia, Fidelis Andria e Manfredonia, oltre ad un biennio con l’Igea Virtus tra il 2007 e il 2009.
DUNGA Carlos Caetano Bledorn Verri (23 presenze, 3 reti)
I tifosi biancazzurri quasi non credono ai loro occhi quando viene annunciato l’acquisto del centrocampista brasiliano, messo fuori rosa dalla Fiorentina. L’auspicio è quello di vedere Cucciolo ripercorrere le orme di Junior che, qualche anno prima, aveva disputato due ottimi campionati alla corte di Galeone. Il miracolo, però, non si ripete, sebbene Dunga riesca a dare più sostanza ad una difesa ballerina. I mali degli adriatici, però, sono così profondi che neanche il suo apporto può risultare salvifico. Dopo la retrocessione, viene ceduto allo Stoccarda e al termine del campionato alza la Coppa del Mondo al Rose Bowl di Pasadena.
Massimo EPIFANI (3 presenze)
Quale gioia più bella se non quella di esordire in Serie A con la squadra del cuore? È una delle fortune del biondo centrocampista a cui Zucchini concede l’onore e l’onere di calcare i campi della massima categoria nazionale con il biancazzurro addosso. Massimo esordisce il 4 aprile 1993 nella sconfitta casalinga con il Parma (0-2) e dopo cinque minuti all’Olimpico contro la Lazio, disputa la sua prima e unica partita da titolare in Serie A nel 4-0 che il Cagliari rifila agli abruzzesi nell’ultima giornata di campionato.
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