Sivebæk, Max Allegri e Gelati GiS, la rosa del Pescara 1992/93 è qualcosa che va oltre la Nostalgia
25 Ottobre 2021
Paolo MONELLI (nessuna presenza)
L’emiliano è stato uno degli attaccanti più promettenti della Serie A degli anni ’80. Esplode nel Monza insieme a Daniele Massaro e nel 1981-82 viene prelevato dalla Fiorentina insieme al compagno di squadra. Guida l’attacco della Viola per alcuni anni – il suo primato è di dodici reti nel 1983-84 – ma con l’andar degli anni il suo rendimento cala. Dopo aver ritrovato la forma con il Bari, nel 1990 arriva a Pescara, ma subisce un gravissimo infortunio che lo tiene fuori per un anno e mezzo. Ristabilitosi in vista del campionato di Serie A, viene messo fuori rosa e ceduto al Vicenza nel mercato autunnale.
Salvatore Antonio NOBILE (29 presenze, 2 reti)
Il terzino sinistro è uno degli elementi più esperti della rosa abruzzese. Nel suo palmares, infatti, figurano 129 presenze in Serie A collezionate con le maglie di Lecce, Inter e Cesena. Il cursore salentino giunge a Pescara nel 1991 ed è uno dei principali protagonisti nella cavalcata biancazzurra verso la Serie A. Con Galeone si esalta, andando a segno per quattro volte e bagna il debutto nella massima categoria con gli adriatici con un gol che vale il successo in trasferta contro la Roma. Resterà nella città di D’Annunzio fino al 1996, salutando dopo 147 presenze e dodici reti complessive.
Ottavio PALLADINI (27 presenze, 6 reti)
Una bandiera. Che ha iniziato a sventolare silenziosamente sull’Adriatico per poi garrire orgogliosamente, fino a diventare uno stendardo della società. Ottavio Palladini è arrivato nell’estate del 1992 prelevato dalla Sambenedettese direttamente dal campionato di Serie C1. Conquista subito la fiducia di Galeone che lo schiera a centrocampo nel suo 4-3-3 e il marchigiano lo ripaga con sei reti che lo salvano dal bilancio di fine stagione. Rimane in biancazzurro fino al 2004 – eccezion fatta per un biennio a Vicenza – diventando il giocatore con il maggior numero di presenze con il Delfino, superando un altro monumento come Michele Gelsi.
Vittorio PINCIARELLI (1 presenza)
Il centrocampista è il fiore all’occhiello del vivaio del Giulianova ed esordisce con i giallorossi quando ha appena diciassette anni. Fa avanti e dietro fra la città giuliese e il capoluogo abruzzese, esordendo in Serie A al crepuscolo del campionato nel 2-4 subito dai biancazzurri dal Foggia di Zeman dinanzi al pubblico amico. La sua carriera prosegue successivamente al Rubens Fadini e poi alla Reggina, dove dà un cospicuo contributo alla storica promozione in Serie A dei Granata di Calabria.
Ubaldo RIGHETTI (14 presenze)
È uno dei pupilli di Nils Liedholm. Il Barone lo fa esordire appena maggiorenne in Serie A ed il giovane Ubaldo lo ripaga dando il cambio ai titolarissimi nell’anno dello Scudetto della Roma. Il suo rendimento, però, flette vertiginosamente così com’era cresciuto e nel 1987 viene ceduto tra i cadetti all’Udinese per poi approdare al Lecce di Mazzone nel 1988-89. Segue proprio il tecnico nel 1990 approdando a Pescara e conquistandosi una seconda giovinezza in biancazzurro. È inamovibile al centro della difesa nell’anno della promozione e resta in Abruzzo fino al 1994, quando si ritira dal calcio giocato.
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