Sivebæk, Max Allegri e Gelati GiS, la rosa del Pescara 1992/93 è qualcosa che va oltre la Nostalgia
25 Ottobre 2021
Gianluca ROSONE (2 presenze)
È un difensore che fa parte della formazione Primavera e che, quindi, viene premiato da mister Zucchini con l’emozione dell’esordio assoluto in Serie A quando ormai il campionato è irrimediabilmente compromesso. Il tecnico gli concede ben quarantacinque minuti all’Olimpico di Roma in sostituzione di Salvatore Nobile nel 2-1 con cui la Lazio supera gli abruzzesi. Dopo un altro minuto la domenica successiva contro la Sampdoria, Rosone resta ancora qualche anno nell’orbita del Pescara, disputando sei partite fra i cadetti, prima di finire la carriera nelle serie minori.
Marco SAVORANI (11 presenze, 29 reti subite)
Nel giro di breve tempo si è guadagnato il soprannome di Saponetta. Forse un po’ ingeneroso, ma dando un’occhiata alle statistiche, la media di quasi tre gol subiti a partita lascia capire come ci fosse qualcosa da sistemare nei meccanismi difensivi dei pescaresi, così come fra i pali per Savorani. Forse subisce più di tutti l’inserimento della nuova regola che prevede il controllo della palla coi piedi su retropassaggio volontario, oltre all’una innata “malizia” difensiva delle squadre di Galeone. Titolare nell’anno della promozione, Marco perde il posto da titolare dopo poche partite in favore di Marchioro, chiudendo la stagione in panchina. Saluta il Delfino nel 1996 dopo quasi cento partite fra i pali degli abruzzesi.
John SIVEBAEK (27 presenze, 1 rete)
Sbarca a Pescara con ancora nitide le immagini dell’Europeo alzato all’Ullevi Stadion sotto il cielo di Göteborg con la sua Danimarca. Lascia quasi di stucco, dunque, quando il terzino destro della Danske Dynamite sbarca in Abruzzo. Sivebaek porta in dote agli adriatici esperienza internazionale in quantità: ha già giocato con il Manchester United – segnando la prima rete assoluta della gestione di Alex Ferguson – il Saint Etienne e il Monaco. Arriva dal Principato insieme a Mendy e, come il senegalese, resta per due anni alla corte dei Biancazzurri prima di tornare in patria per chiudere la carriera tra Vejle e Aarhus.
Blaz SLISKOVIC (18 presenze, 1 rete)
In lui risiedono tutte le caratteristiche che rappresentano la croce e la delizia di generazioni di fenomeni nati nella penisola balcanica: a qualità tecniche stratosferiche fanno da contraltare un’indolenza talvolta eccessiva ed una continuità che latita, figlia del genio e della sregolatezza peculiari degli atleti slavi. Sliskovic torna a Pescara, richiamato da Giovanni Galeone che già lo ebbe in occasione della stagione 1987-88, durante la quale Baka mise in mostra un campionario fenomenale. Quattro anni dopo è più bolso, appesantito, ma fa sussultare i cuori quando ritrova la lucidità dei tempi che furono. Segna una rete del 4-3 del Luigi Ferraris contro il Genoa.
Mauro ZIRONELLI (10 presenze)
Il biondo centrocampista viene prelevato dalla Fiorentina ed utilizzato come rincalzo in dieci occasioni. Cresciuto nel Vicenza, viene prelevato giovanissimo dai Viola che lo gira, negli anni, proprio ai biancorossi e al Pescara in due occasioni distinte. Nel novembre del 1992 fa ritorno all’Adriatico e dopo qualche presenza dal primo minuto, viene presto dirottato in panchina. Riesce, finalmente, nel torneo successivo a disputare un’annata da titolare coi toscani, prima di approdare al Venezia con cui conquisterà la promozione in Serie A nel 1997-98.
di Nando Di Giovanni
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