40 anni in panchina: ecco la Top 11 dei giocatori allenati da Trapattoni
17 Marzo 2020
La sua prima avventura ufficiale su una panchina di Serie A ebbe luogo il 20 maggio 1973, per ragioni bizzarre: con Nereo Rocco squalificato e Cesare Maldini malato, fu il loro giovane assistente, Giovanni Trapattoni (appena trentaquattrenne), a dover prendere in mano le redini della capolista Milan nell’ultima, e apparentemente banale, giornata di campionato. Toccò, quindi, al Trap scoprire per la prima volta quanto fatale sappia essere la Verona calcistica: la partita, infatti, fu vinta dall’Hellas per 5-3 (nonostante gli scaligeri non avessero più nulla da chiedere al campionato), e il Milan perse clamorosamente il decimo titolo della sua storia, a vantaggio della Juventus.
Quarantasette anni dopo, il palmarès da allenatore di Giovanni Trapattoni è tra i più completi in assoluto: dieci scudetti tra campionato italiano, tedesco, portoghese e austriaco, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, tre Coppa UEFA, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa europea e altre cinque coppe nazionali. Il segreto del suo successo? Pragmaticità, serietà, dedizione, competenza e quella mentalità vincente che è sempre andata di pari passo con le sue irrefrenabili ambizioni. Tutto questo, ma anche molto altro, ha garantito a Giovanni Trapattoni l’ingresso di diritto, e senza revoca, nella Hall of Fame del calcio italiano e mondiale.
Vi presentiamo oggi, nel giorno del suo 81° compleanno, la top 11 dei giocatori più forti, nelle squadre di club, allenati dal mitico Trap. Lo schema? Il 4-3-3: poco catenaccio, per una volta.
Dino ZOFF
È stato il portierone della Juventus dal 1972 e con Trapattoni ha vissuto i suoi ultimi anni di carriera: dall’estate del 1976 al 1983 (anno del suo ritiro dal calcio giocato), Zoff ha difeso la porta della Vecchia Signora guidata dal Trap. Solo 208 gol subiti in 294 presenze: numeri da fuoriclasse per il portierone che contribuì, alla sua maniera, a regalare alla Juventus trapattoniana quattro scudetti (1976-77, 1977-78, 1980-81 e 1981-82), una Coppa UEFA (1976-77) e due Coppa Italia (1978-79 e 1982-83). Saracinesca.
Claudio GENTILE
Uno dei terzini destri italiani più forti di sempre. Fu proprio grazie a Giovanni Trapattoni che riuscirà a ritrovare fiducia e serenità, dopo un’annata, quella del 1975-76, negativa a causa dei malintesi col suo ex allenatore Carlo Parola. Grazie al Trap, Claudio Gentile tornerà a giocare costantemente, affermandosi definitivamente come perno imprescindibile per il reparto difensivo bianconero, collezionando 281 presenze e segnando otto reti.
Antonio CABRINI
Acquistato nell’estate del 1975 in comproprietà con l’Atalanta, fu riscattato dopo un anno dalla società di Agnelli, proprio su richiesta di Giovanni Trapattoni. Con la maglia della Vecchia Signora esordirà solo il 13 febbraio del 1977, nella partita vinta dalla Juventus per 2-0 contro la Lazio. Il primo anno giocherà solo sette incontri, ma già dalla stagione successiva, il ventunenne Cabrini, partito da subentrante, riuscì ad ottenere presto un posto da titolare, affermandosi come rivelazione del torneo. Sarà inamovibile per i tredici anni successivi e potrà ringraziare per sempre Trapattoni per averlo lanciato nel mondo del calcio dei grandi.
Gaetano SCIREA
La rappresentazione perfetta del vecchio ruolo del “libero”. Pare che tutti i migliori esperti facciano un’enorme fatica nel ricordare una sua entrata in ritardo o fuori posto. Difensore della Juve dal 1974, sarà proclamato da Trapattoni nuovo capitano nella stagione 1983-84, succedendo così a Giuseppe Furino. Con Zoff, Cabrini e Gentile, Scirea formerà una delle migliori linee difensive di tutti i tempi. Insieme a Cabrini, inoltre, può vantare di aver vinto tutte le competizioni ufficiali per club. Il tutto, sotto la direzione del Trap. Sicurezza.
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