Privacy Policy Trentasei eroi che hanno infiammato la Serie B: la classifica dei bomber più prolifici degli anni ’80 - Pagina 3 di 8

Trentasei eroi che hanno infiammato la Serie B: la classifica dei bomber più prolifici degli anni ’80

11 Gennaio 2022

Paolo MONELLI – 34 reti

All’alba degli anni ’80 forma una coppia d’attacco dal potenziale esplosivo nel Monza assieme ad un altrettanto giovanissimo Daniele Massaro. In Brianza segna con regolarità e nel 1981 passa alla Fiorentina, rimanendovi fino al 1987, ivi compreso il passaggio all’Ascoli nel 1982-83. Si laurea capocannoniere della Viola nel 1983-84, ma poi il rendimento scende gradualmente. Passa alla Lazio nel 1987-88, segnando un solo gol, riscattandosi l’anno successivo contribuendo al ritorno del Bari in Serie A e conquistando la sua seconda promozione consecutiva. Segna le sue ultime reti fra i cadetti con la maglia del Pescara.

Loriano CIPRIANI – 34 reti

È il 1983 quando l’attaccante toscano viene prelevato dall’ambizioso Lecce che l’ha pescato nella Cerretese. E l’intuizione è felicissima, visto che le sue reti danno un sostanzioso contributo alla prima promozione assoluta dei salentini in Serie A. Però, Cipriani non esordisce in Seire A. Viene chiamato dall’Empoli ed anche vicino casa non smette di segnare, tanto da intestarsi un altro successo: gli Azzurri approdano – anche loro – per la prima volta in Serie A. Passa così al Genoa, ma la tripletta non riesce, chiudendo la sua esperienza tra i cadetti con le maglie di Barletta ed Empoli.

Giovanni DE ROSA – 37 reti

Nel mese di novembre del 1981 il Palermo chiama a sé il centravanti che milita in Serie A con il Como. De Rosa accetta ed è la sua consacrazione: sebbene giunga a campionato iniziato, in rosanero si esalta, tanto da vincere il titolo di capocannoniere con diciannove reti. È uno specialista dell’area di rigore – lo ricordano i tifosi del Napoli nell’annata pre-Maradona – ed anche con il Cagliari fa buone cose – così come fece anni addietro con la Ternana – prima dell’incredibile episodio che ne determinò l’addio ai Rossoblù.

Orazio SORBELLO – 37 reti

Dopo aver sfiorato l’impresa con il Campania, sodalizio del quartiere napoletano di Ponticelli, fallendo la promozione in Serie B per un punto ed essersi guadagnato l’appellativo di Mister Miliardo dopo un’offerta da parte dell’Avellino per il suo cartellino, Sorbello arriva tra i cadetti nel 1984, vestendo la maglia del Padova. Cambierà spesso casacca, vestendo quelle di Palermo, Catania, Modena, Avellino, Pescara e Acireale in Serie B, distinguendosi particolarmente nel biennio con gli irpini, durante il quale segna diciotto reti (di cui tredici nel solo torneo 1989-90).

Luigi MARULLA – 37 reti

È il simbolo del Cosenza, società alla quale si è legato così indissolubilmente da avergli intitolato lo stadio dopo la sua dipartita prematura. Marulla con i Rossoblù si aggiudica il titolo di capocannoniere del girone B di Serie C1 nel 1984-85 e così l’estate successiva viene ingaggiato dal Genoa che ha necessità di un bomber per tornare in Serie A. Dopo tre anni al Luigi Ferraris ed un’annata all’Avellino, nel 1989 celebra il ritorno al San Vito che non lascerà più sino al termine della carriera.