Trentasei eroi che hanno infiammato la Serie B: la classifica dei bomber più prolifici degli anni ’80
11 Gennaio 2022
Aldo CANTARUTTI – 41 reti

Difficile trovare un altro centravanti come Cantarutti. Svolge egregiamente sia il ruolo di boa che quello di finalizzatore: un connubio che l’ha reso uno dei migliori ambasciatori del calcio pane e salame – pochi fronzoli e tanta concretezza – che tanto ci manca. Le sue reti sono decisive con il Pisa di Anconetani e per la promozione del Catania di Massimino. Vive tre anni a Bergamo con l’Atalanta, levandosi la soddisfazione di segnare anche tre reti in Coppa delle Coppe. Sempre nello stesso anno, festeggia la sua seconda salita in Serie A.
Maurizio IORIO – 41 reti

Fra il 1980 e il 1982 il piccolo attaccante fa parlare di sé per i miracoli sportivi compiuti con la Bari di Enrico Catuzzi. Trascorre due anni al vecchio Stadio della Vittoria e segna ventotto reti in due anni – di cui diciotto solo nella seconda – guadagnandosi le attenzioni della Roma con cui vince lo Scudetto un anno dopo. Il suo anno d’oro è il 1983-84: segna addirittura quattordici reti con gli Scaligeri di mister Bagnoli. Sembra l’inizio di una carriera piena di successi, ma è l’apice che segna l’inatteso tracollo. Vive fra Brescia e Piacenza le sue ultime annate in Serie B, prima di chiudere tra Verona (ancora), Inter e Genoa.
Sauro FRUTTI – 41 reti

Dopo aver trascorso gran parte della sua carriera in Serie C1 con la maglia del Mantova, Frutti ha ventotto anni quando sbarca tra i cadetti per vestire la maglia della Cremonese. Sarà la prima di tre tappe che lo vedrà protagonista anche con i colori del Bologna e del Modena, con cui vince anche due tornei di Serie C1: in entrambi i casi si rivela come il miglior marcatore della squadra, soprattutto con i Canarini con cui segna la bellezza di ventuno reti.
Mauro GIBELLINI – 42 reti

A guardarlo sembra aver tutto, fuorché l’aspetto di un cecchino dell’area di rigore. E invece Mauro Gibellini è stato tutto ciò: uno dei più grandi attaccanti della sua generazione. Dopo aver disputato otto tornei con la SPAL, nel 1981 dice sì Verona e le sue tredici reti spediscono i Gialloblù nella massima serie, dove esordisce l’anno successivo e segna il suo primo e unico gol tra i grandi. Passa poi tra Bologna, Como, Perugia, Cesena e Padova, terminando la sua carriera nel 1987 a trentaquattro anni.
Stefano REBONATO – 42 reti

Se Galeone è la mente, Rebonato è il suo braccio armato. È il 1983 quando il centravanti del Verona approda in Abruzzo per far da spalla a Tovalieri. Però, segna col contagocce: dopo un’annata in prestito al Campobasso torna al Pescara, ma retrocede in Serie C1. Le vicende del calcioscommesse e il fallimento del Palermo salvano i Biancazzurri dal baratro e con l’arrivo del tecnico napoletano, Rebonato esplode: segna ventun reti e proietta nella massima serie una squadra progettata per la C1. Passa alla Fiorentina di Baggio, ma non incide. Nel 1988 affianca Palanca al Catanzaro e segna i suoi ultimi quattro gol in Serie B.

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