Trentasei eroi che hanno infiammato la Serie B: la classifica dei bomber più prolifici degli anni ’80
11 Gennaio 2022
Oliviero GARLINI – 53 reti

Oliviero Bomber Vero è il suo nome di battaglia e le rovesciate sono la sua specialità. Garlini è uno dei migliori centravanti della sua generazione. Nel 1978 esordisce in Serie B con la maglia della Nocerina e negli anni ’80 fa continuamente su e giù tra A e B. Vive la sua migliore annata nella massima categoria nel Cesena, segnando nove reti nel torneo 1981-82, mentre tra i cadetti fa la voce grossa in due occasioni: la prima nel 1985-86 quando realizza diciotto gol con la maglia della Lazio, poi dopo due stagioni quando proietta l’Atalanta in Serie A con diciassette reti, segnando anche tre volte in Coppa delle Coppe. Peccato per l’annata storta vissuta con l’Inter, durante il primo anno di direzione di Giovanni Trapattoni. Chiude la sua esperienza in Serie B nell’Ancona durante la stagione 1988-89.
Lorenzo MARRONARO – 57 reti

Gli addetti ai lavori lo ricordano con il nome di Puffo o di Freccia di Prima Porta. È romano ed è cresciuto nelle giovanili della Lazio, con cui segna reti a raffica nelle squadre giovanili. Dopo l’esordio in prima squadra ed il prestito al Forlì, tra il 1982 e il 1984 si afferma come bomber di categoria con la maglia del Monza. Segna diciotto gol con i brianzoli e per questo il Bologna punta su di lui per ritornare fra le grandi. Con i Rossoblù inizia in sordina, ma nel 1987-88 con l’arrivo di Maifredi in panchina fa sfracelli: segna ventuno gol e vince il campionato che riporta così in A gli emiliani dopo sei anni d’attesa. Terminerà la sua carriera tra i cadetti con la maglia dell’Udinese, per ritirarsi definitivamente nel 1993-94 in C1 con l’Empoli.
Edy BIVI – 63 reti

Eccolo il re dei marcatori della Serie B degli anni ’80. La sua carriera inizia con il botto: è il 1981 quando, finito il campionato con il Mestre in Serie C2, viene chiamato dal Catanzaro che milita nella massima categoria a sostituire un mito che cammina come Massimo Palanca. Nessuno si sarebbe mai aspettato quel che il giovane friulano sarebbe stato in grado di fare: al debutto segna dodici gol, terminando alle spalle di un bomber come Pruzzo nella classifica marcatori. Le Aquile Giallorosse concludono al settimo posto – miglior risultato della storia – ed Enzo Bearzot pensa fino all’ultimo di portarlo con sé e la Nazionale per la missione del Mundial ’82 in Spagna. Ma è un fuoco di paglia: l’anno successivo è disastroso e il Catanzaro precipita in Serie B. Nonostante le tredici reti fra i cadetti, i calabresi sprofondano ulteriormente ed il Bari ne approfitta, acquistandolo nel 1984. In Puglia, Edy continua a segnare senza fermarsi e, anzi, stabilisce il suo record assoluto: segna venti gol e manda in Serie A i Galletti dopo quindici anni. La sua esperienza allo Stadio della Vittoria, però, non prosegue nel migliore dei modi e vive due anni difficili. Nel 1987 la Triestina lo acquista da svincolato e torna in doppia cifra, quindi l’anno successivo è il bomber principe della Cremonese che centra una nuova promozione. Tuttavia, non viene confermato fra i Grigiorossi e così nel 1989-90 lo chiama il Monza: anche al Brianteo segna dieci reti e, finalmente, il suo giro d’Italia s’interrompe nel 1990 quando sposa la causa del Pescara: resta quattro anni all’Adriatico e conquista un’ulteriore promozione in Serie A al termine del torneo 1991-92. Dopo 105 partite e venticinque reti nei campionati, Bivi conclude la sua carriera con un ultimo tour, vestendo le maglie di Giorgione, Livorno, Ospitaletto, Ortona ed Imolese. Tanti auguri, Edy, per le tue sessantadue primavere.
di Nando Di Giovanni

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