Tutti gli africani campioni d’Europa
10 Marzo 2021
Joel MATIP (Camerun) – Liverpool
Perno della difesa del Liverpool campione d’Europa è Joel Matip, tedesco ma con cittadinanza camerunense, motivo per cui lo inseriamo in questa speciale statistica. Joel nasce in Germania, a Bochum, da madre tedesca e padre camerunense, ed è proprio lì che nasce calcisticamente, fino ad attirare nel 2000 le attenzioni dello Schalke 04 che lo acquista a titolo definitivo. Debutta nel 2009 in prima squadra ad appena 18 anni, giocando da mediano contro il Bayern Monaco e siglando il gol del pareggio nel definitivo 1-1. L’importante stazza fisica porta il tecnico dei tedeschi piano piano ad arretrarne il raggio d’azione, fino a farlo diventare fondamentale all’interno delle dinamiche difensive dello Schalke. Dopo quasi 200 presenze, condite da 16 reti, tra cui un destro di controbalzo a San Siro contro l’Inter nel 2011, cattura le attenzioni del Liverpool, che nel 2016 decide di portarlo dalle parti di Anfield, al termine del contratto con la compagine di Gelsenchirchen.
Con i reds è un cammino in discesa, che lo porta fin da subito a prendersi il posto da titolare divenendo elemento imprescindibile per la fase difensiva del prestigioso club inglese.
Il coronamento con la finale del 2019, in cui addirittura Joel sforna l’assist a Origi del definitivo 2-0 contro il Tottenham.
Sadio MANÉ (Senegal) – Liverpool
Fra i calciatori africani in attività è considerato tra i più forti della sua generazione. Abbina classe e velocità, così come il dribbling e una lucidità sotto porta invidiabile. La carriera di questo straordinario attaccante inizia in Francia quando, ancora giovanissimo, firmò il suo primo contratto con il Metz, ma la retrocessione in Ligue 2 spinge il senegalese al Salisburgo, dove esplode in tutta la sua potenza segnando con grande continuità. Una volta terminata la fase di rodaggio, Mané cresce definitivamente in Inghilterra, prima al Southampton e poi al Liverpool mostrando al mondo intero i crismi del campione ad alto livello. La divisa dei Reds la indossa da quattro anni, contribuendo alla rinascita del prestigioso club di Anfield Road. Prima vince la Champions League contro i connazionali del Tottenham, in un’atipica finale di marca inglese decisa dai gol di Salah e Origi; poi riporta la Premier League a Liverpool a distanza di trent’anni dall’ultimo titolo. Due trofei a cui faranno seguito la Supercoppa UEFA e la Coppa del Mondo per club.
Mohamed SALAH (Egitto) – Liverpool
Quando Momo Salah arriva in Italia, alla corte di Firenze, viene visto come una scommessa ancora tutta da vincere. L’egiziano ha un sinistro affilato come una lama, uno scatto fulmineo e una velocità di esecuzione fuori dalla norma. Eppure, al tempo, è considerato ancora un calciatore acerbo. Dall’Al-Mokawloon al Basilea, per poi passare dalla fugace apparizione con il Chelsea al prestito con la Fiorentina. Ma è proprio in quei sei mesi con i Viola che Salah inizia davvero ad incidere. L’impatto con il campionato italiano è devastante, tanto che l’anno successivo la Roma decide di investire sull’esterno africano, ritrovandosi fra le mani un gioiello raffinato soltanto da valorizzare. Il biennio con i giallorossi è di quelli importanti, segna e regala assist con facilità ma per fare il definitivo salto di qualità si trasferisce al Liverpool. E i numeri con i Reds, destinati a salire, sono pazzeschi: 157 presenze, 97 gol e 41 assist, con cui si afferma come campione assoluto, disegnando la strada per vincere quei titoli che mancavano da anni. Come la Premier League e la Champions del 2019, dove infila il rigore del vantaggio nella vittoriosa finale contro il Tottenham.
Matteo Galli
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