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Tutti gli stranieri nella Serie A 1995-96

1 Aprile 2021

NAPOLI

Roberto Fabian AYALA

Il Napoli ha bisogno di tappare la falla che si è aperta in difesa dopo la partenza di Cannavaro per Parma. C’è necessità di acquistare un difensore affidabile e di prospettiva ad un prezzo ragionevole. La scelta, dunque, cade sul centrale del River Plate che ripaga mister Boskov con un campionato oltremodo soddisfacente. La tecnica non sarà la stessa dello scugnizzo, erede di Ferrara, ma Ayala ha senso della posizione ed un buon tempismo che gli consentono di guadagnarsi la fiducia dei compagni di squadra e della dirigenza che lo conferma anche per la stagione successiva.

ANDRÉ Alves da CRUZ

L’anno precedente ha stupito tutti. André Cruz, infatti, da anonimo acquisto estivo si è ben presto rivelato come una delle più gradite sorprese del torneo. Infatti, seppur giochi in difesa, André Cruz è in possesso di un piede sinistro sopraffino che gli permette di essere letale sui calci da fermo, oltreché di interpretare egregiamente il ruolo di play basso, così come dettano le mode attuali. Il brasiliano non riesce a ripetersi sugli standard della scorsa stagione, almeno in termini realizzativi, ma è uno dei leader che portano il Napoli fino alla finale di Coppa Italia poi persa nella doppia sfida contro il Vicenza.

Alain BOGHOSSIAN

Dopo aver saltato per intero la prima stagione al San Paolo, Boghossian riesce finalmente a mettere in mostra tutte i suoi pregi, conferendo un notevole peso specifico alla linea mediana del Napoli. Alain, infatti, è giunto in Campania con grandi aspettative e il campionato in corso gli consente di mettersi in luce come si conviene. È un centrocampista coi fiocchi ed il suo apporto gli consente di cancellare il brutto ricordo di Rincon dell’anno passato. Rimane a Napoli fino all’anno successivo, riuscendo a distinguersi partita dopo partita per la capacità di abbinare quantità e qualità alle sue prestazioni, tanto da guadagnarsi anche la chiamata della nazionale francese.

PADOVA

Michel KREEK

Dopo aver sorpreso positivamente gli addetti ai lavori con un gran campionato che ha aiutato – e non poco – il Padova nel raggiungimento della salvezza, nella stagione in corso il miracolo non si ripete ed è ben chiaro dalle prime giornate che il collettivo biancoscudato dovrà sudare non poco per evitare la retrocessione fra i cadetti. Kreek scende praticamente sempre in campo e colleziona ventinove gettoni, andando in rete tre volte. Le sue reti, però, non sono mai banali: segna il gol del pari contro il Torino alla terza giornata che vale il primo punto in campionato, mentre un suo acuto nella trasferta di Cagliari vale i tre punti in palio. Segna ancora l’inutile rete del 2-1 contro il Parma e a fine campionato saluta lo stadio Euganeo dopo oltre cinquanta partite e dieci gol in campionato.

Goran VLAOVIC

Gli ottimi segnali nella stagione d’esordio sono valsi la conferma nell’organico per il giovane attaccante croato. Il Padova ha perso Maniero in avanti e per questo Goran diventa titolare inamovibile. La società gli affianca un altro ragazzo promettente come Nick Amoruso, chiamato a confermare le sensazioni messe in mostra nella stagione d’esordio con la Sampdoria prima e con la Fidelis Andria tra i cadetti. L’intesa con l’attaccante pugliese è ottima e Vlaovic riesce ad andare in rete in ben tredici occasioni. Tuttavia, questi sforzi non riescono ad evitare la retrocessione e a fine stagione si consuma l’addio ai patavini per sposare la causa del Valencia.

Alexi LALAS

Giunto in Italia con tutti i dubbi del caso, Alexi saluta i suoi compagni di squadra a metà cammino per far ritorno in America. Ha dimostrato di poter reggere egregiamente i ritmi del campionato più bello del mondo e quando la situazione sembra ormai compromessa, la voglia di tornare in patria è più forte di qualunque obiettivo sportivo. Mette insieme undici gettoni prima di imbarcarsi su un volo intercontinentale che lo porta dall’altra parte del globo per vestire la maglia dei New York Metro Stars.

Leonard VAN UTRECHT

Piero Aggradi, direttore sportivo del Padova, ha tentato di ripetere il mezzo miracolo centrato nel novembre 1994 con Michel Kreek. Esattamente ad un anno di distanza, il dirigente effettua una nuova scommessa puntando tutto sul trequartista olandese del Cambuur Leeuwarden. Purtroppo per i biancoscudati, però, l’esperimento non riesce e l’apporto di van Utrecht alla causa dei veneti si limita ad un unico acuto nel 3-2 con cui il Padova s’impone sull’Atalanta. La retrocessione si materializza di lì a poco e Leo segue i suoi compagni di squadra anche fra i cadetti, per tornare in patria nel mese di gennaio del 1997.