Tutti gli “Young Player of the Year” della Premier dal 1990 al 2007
14 Marzo 2021
1997-98 – Micheal OWEN (Liverpool)

Inevitabile. Appena diciottenne, con la maglia dei “Reds” e alla prima stagione da titolare, “Golden Boy” vince la classifica cannonieri della Premier League (ex equo con i più navigati Dion Dublin e Christopher Roy) mettendo a segno la bellezza di diciotto reti in trentasei gare, riuscendo a staccare giovanissimo il pass per il Mondiale in Francia, dove sarà inoltre un grande protagonista. L’ascesa di Owen è devastante, il ragazzo di Chester è fenomenale, vince il Pallone d’Oro nel 2001 e è a dir poco fondamentale per gli anni di giubilo dei Reds, che conquisteranno la bellezza di sei titoli tra il 2000 e il 2003. Dopo otto stagioni con 274 presenze e 158 gol all’attivo, saluta Liverpool per partire in direzione Madrid, sponda Real. In Spagna le cose non vanno come previsto, Michael non ingrana e ritorna in Inghilterra, al Newcastle, ma una serie di gravi infortuni accelerano mestamente il suo declino, fino a portarlo al ritiro nel 2013.
1998-99 – Nicolas ANELKA (Arsenal)

Talento sicuro, personaggio fuori dagli schemi. Anelka giovanissimo, dopo aver esordito con il Paris Saint – Germain, certifica di aver una tecnica fuori dalla norma, dimostrando di essere uno dei migliori prodotti usciti dalla famosa scuola di Clairefontaine. Il passaggio all’Arsenal sotto l’ala protettrice di Wenger dà la svolta alla sua carriera. Con i Gunners vince una Premier, una Coppa di Lega, e due Community Schield prima di passare al Real Madrid. Gli alti e bassi spagnoli lo portano di nuovo a Parigi, per poi tornare protagonista nel Regno Unito con il Manchester City, Bolton e soprattutto Chelsea con la quale vincerà un’altra Premier. Campione d’Europa nel 2000 con la Francia, il suo rapporto con la nazionale si interrompe bruscamente ai mondiali in Sudafrica del 2010 per aver offeso pesantemente il suo commissario tecnico Domenech. Incontenibile.
1999-00 – Harry KEWELL (Leeds United)

Il più forte e talentuoso giocatore della Nazionale Australiana di tutti i tempi. Sbarcato in Gran Bretagna all’età di quindici anni, Harry viene selezionato dal Leeds con il quale esordirà due anni dopo. Sinistro raffinato, The Jewel forma un binomio offensivo di grande livello con Mark Viduka che entra di prepotenza nei cuori dei tifosi del Leeds. Sembra l’inizio di una storia favolosa, ma non ci sarà nessun lieto fine: i Peacocks sono travolti dai debiti e l’ossatura ferrea della squadra scompare. Kewell sposa il Liverpool, ritagliandosi non poche soddisfazioni, come le vittorie della Coppa di Lega, la Community Shield e soprattutto quella Champions League 2004-05 che ancora oggi è il vero incubo di ogni tifoso rossonero. Dopo il passaggio al Galatasaray il lento declino fino al ritiro forzato a causa dai numerosi infortuni.
2000-01 – Steven GERRARD (Liverpool)

Una favola. Una leggenda. Il mito. Gerrard giocatore di caratura mondiale, centrocampista centrale riusciva a giocare ovunque. Esterno, mediano e trequartista, ottimo nella fase difensiva, spettacolare nel finalizzare i suoi inserimenti in area avversaria. Sapeva fare tutto, uno dei giocatori più completi. Zidane l’ha definito il centrocampista più forte al mondo. Nato a Whiston, cittadina del Merseyside, fu subito portato al Liverpool che lo soffiò allo United. Un amore totale quello per i Reds, diventa ben presto l’idolo della Kop, la storica curva rossa. Ha segnato a modo suo un’epoca, con il Liverpool giocherà 710 gare segnando 186 reti, vincendo quasi tutto. Eroe di Istanbul, conquisterà anche due Supercoppe Europee, una Coppa UEFA, due Coppe d’Inghilterra, tre Coppe di Lega e due Community Shield. La mancata conquista della Premier League e l’assenza di titoli con la sua nazionale, lo rendo allo stesso tempo un giocatore immenso ma anche più umano. Campione totale.
2001-02 – Craig BELLAMY (Newcastle United)

Una vera e propria bomba ad orologeria. Talentuoso e dalla tecnica indiscutibile, idolatrato dai supporter, nell’arco della sua carriera Bellamy spesso è stato ricordato per le sue disavventure. Gallese di Cardiff, vero e proprio jolly offensivo di grande temperamento, si mette in mostra nel Norwich City. Dopo un passaggio al Coventry l’arrivo al Newcastle dove conferma le sue enormi qualità tecniche, formando insieme ad Alan Shearer una coppia gol di enorme qualità. L’arrivo di Souness e il difficile rapporto con il tecnico lo portano a lasciare i bianconeri. Celtic, Blackburn ed ecco Liverpool l’annata più controversa della sua carriera: è famosa la rissa avvenuta in ritiro con John Arne Riise, finita con Bellamy che lo colpisce con la mazza da golf e con lo stesso gallese che, nella partita post-litigio, segnerà un gol al Barcellona con tanto di esultanza simulando un colpo proprio con la mazza da golf. The Nutter with the Putter.

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