Privacy Policy Un idolo per ogni Nazionale di Francia '98, ve li ricordate tutti?

Un idolo per ogni Nazionale di Francia ’98, ve li ricordate tutti?

31 Marzo 2020

La Francia di Zidane, il Brasile di Ronaldo, l’Italia di Roberto Baggio, l’Argentina di Batistuta: i campionati Mondiali tenutisi in Francia nell’estate del 1998 sono forse stati tra i più belli di sempre, portando al culmine il calcio di quei mitici anni Novanta. Per addentrarci ancora di più nell’atmosfera di quell’estate calcistica, racconteremo di quei protagonisti che forse potranno non godere della stessa notorietà di coloro che abbiamo appena citato, ma che hanno comunque contribuito a rendere straordinaria, meravigliosa e unica la kermesse d’oltralpe.

CÉSAR SAMPAIO

 Sono appena passati cinque minuti dall’apertura ufficiale della sedicesima edizione del campionato del Mondo. Si gioca Brasile-Scozia allo Stade de France di Saint Denis. Su un calcio d’angolo di Bebeto, spunta la testa di César Sampaio in area piccola. La palla finisce in rete: si aprono così le danze di quel magnifico Mondiale. In tutto, César Sampaio siglerà ben tre reti, contribuendo così alla cavalcata verdeoro verso la finalissima, poi persa contro i padroni di casa.

Mustapha HADJI

Ai Mondiali di Francia ’98 Mustafa Hadji fece conoscere a tutto il mondo la sua classe. Dribbling, tiri potenti e un’ottima visione di gioco gli valsero due premi unici: il primo, quello di miglior giocatore africano dell’anno; il secondo, quello di essere l’unico marocchino presente nel Resto del Mondo – All Star del celebre gioco Winning Eleven. In quel mondiale segnò uno splendido gol nella partita del suo Marocco contro la Norvegia (terminata 2-2).

Tore André FLO

Dal 1997 gli fu affibbiato un soprannome che si spiega da solo: Flonaldo. Gianfranco Zola lo paragonerà a Marco Van Basten per tecnica, velocità e movimenti. Forse un po’ esagerato. Tuttavia, Flo ai mondiali di Francia ’98 realizzerà una rete al Brasile, nella vittoria (1-2) che regalò alla sua nazione uno storico accesso agli ottavi di finale di un mondiale dove, proprio contro l’Italia, se non fosse stato per uno strepitoso Pagliuca, ci avrebbe anche complicato molto gli affari …

Jim LEIGHTON

Credits: Mark Leech/Getty Images

Uno dei più iconici personaggi di Francia ’98. Quel Mondiale, per il portiere scozzese, fu il quarto, dopo Spagna ’82, Messico ’86 e Italia ’90. A quarant’anni, sprovvisto di arcata superiore dei denti e con l’inseparabile crema solare sulla sua fronte, lo storico estremo difensore dell’Aberdeen ottenne di diritto il premio di calciatore “meno fotogenico” di quell’edizione.

Michael KONSEL

Qualcuno storse il naso quando Zeman pretese di affidare le fortune fra i pali della Roma a quell’austriaco con i capelli sale e pepe. Di sicuro non conosceva Michael Konsel, il quale si rivelò uno dei migliori portieri del campionato di Serie A. Bravo anche con i piedi, l’estremo difensore era uno dei beniamini della tifoseria giallorossa. Un grave infortunio al tendine d’Achille ne fermò l’ascesa subito dopo la manifestazione iridata.

Salomon OLEMBÉ

Credits : Alain Gadoffre / Icon Sport

Nato l’8 dicembre 1980, il camerunense fu il giocatore più giovane a prendere parte al Mondiale francese, a soli diciassette anni e sei mesi. Con la Nazionale dei Leoni Indomabili giocò per 184 minuti senza mai trovare la via della rete. Partì titolare anche nella partita persa contro l’Italia per 3-0 allo Stade de la Mosson, a Montpellier.

Nelson TAPIA

Perché merita spazio nella nostra speciale lista di giocatori? Beh, il cileno fu il primo portiere a ritrovarsi davanti un certo Roberto Baggio, dopo quel maledetto 17 luglio a Pasadena del 1994. Quella volta, però, il Divin Codino non sbagliò e si liberò (in parte) di un peso che si portava dietro da quattro anni. Tapia da una parte, palla dall’altra e l’Italia portò a casa un buon punticino. Era uno dei più iconici rappresentanti di quel Cile insieme ad Acuña, Salas e Zamorano.

Giuseppe BERGOMI

È l’unico calciatore della rosa della Nazionale italiana a poter vantare una Coppa del Mondo in bacheca. A Spagna ’82, infatti, lo Zio c’era. In occasione di Francia ’98, invece, partito dalla panchina, subentrò al quarto minuto di gioco nel match contro l’Austria, sostituendo lo sfortunatissimo Alessandro Nesta. Rimase titolare fino al doloroso epilogo della nostra campagna francese, durante i quarti di finale contro la Francia, quando fummo eliminati ai calci di rigore.

Ultime storie