Viaggio alla scoperta dei calciatori stranieri della Serie A 1988/89
23 Novembre 2021
COMO
Luis MILTON Souza de Filho (Brasile)
In seguito all’argento conquistato con la Seleção durante le Olimpiadi di Seoul – insieme ai vari Taffarel, Jorginho, Careca e Bebeto – il centrocampista ex Coritiba viene acquistato dal Como con l’obiettivo di far dimenticare immediatamente lo scialbo ricordo dell’argentino Claudio Daniel Borghi. Il baffuto carioca gioca tutte le partite, segnando anche quattro reti, ma il suo apporto non è sufficiente per evitare la retrocessione. Anzi, resta anche l’anno successivo fra i cadetti quando i Lariani precipitano addirittura in Serie C1, prima di salutare il Marco Sinigaglia per terminare la sua carriera in Svizzera nel 1996 tra Chiasso, Zurigo, Sion e San Gallo.
Dan CORNELIUSSON (Svezia)
Dopo Stefano Borgonovo, la seconda punta svedese chiude il suo quinquennio sulle sponde del lago di Como crescendo un nuovo, interessante prospetto del calcio italiano: Marco Simone. L’ex attaccante di IFK Göteborg e Stoccarda è il partner ideale per le giovani punte che si alternano al suo fianco con la maglia biancoblù. Tuttavia, Corneliusson carica sulle spalle spesso e volentieri le sorti dell’attacco lariano, facendo breccia nel cuore dei suoi tifosi. La sua esperienza italiana si chiude con la discesa in Serie B del Como, che Dan saluta dopo diciotto reti siglate in 112 presenze.
FIORENTINA
DUNGA Carlos Caetano Bledorn Verri (Brasile)
Il mediano brasiliano torna a Firenze dopo il proficuo anno di apprendistato vissuto nella stagione precedente con la maglia del Pisa. Dunga si rivela immediatamente decisivo per le sorti della Viola ed il tecnico Eriksson gli affida subito la cabina di regia arretrata, legandolo con un filo invisibile a Roberto Baggio e Stefano Borgonovo, ai quali recapita una quantità industriale di palloni da trasformare in reti. Nella stagione 1988-89 il brasiliano disputa trenta partite, segnando tre reti – tutte all’Artemio Franchi – contro Cesena, Pisa e Como.
Glenn HYSEN (Svezia)
Per due volte il difensore si è aggiudicato il titolo di Calciatore Svedese dell’Anno, rispettivamente nel 1983 e nel 1988. In patria ha conquistato tre titoli nazionali, due Coppe di Svezia e soprattutto due Coppe UEFA con su i colori dell’IFK Goteborg e, dopo l’esperienza con il PSV Eindhoven, Hysen abbraccia i colori viola dopo l’ingaggio di Sven-Göran Eriksson sulla panchina dei toscani. In due anni raccoglie sessantuno presenze in campionato e, al termine del suo contratto, vola verso l’Inghilterra per accettare l’offerta del Liverpool, con cui disputa tre campionati.
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