Volano i sogni come i miliardi: gli acquisti più dispendiosi della stagione 1991-92
15 Aprile 2022
15. Stefan REUTER (Juventus) – 2,90 milioni di euro

La Juventus abbandona la strada nuova per ritrovare la vecchia. Sulla panchina torna il Trap e Giuanìn, forte della sua esperienza all’Inter, si convince che per il gioco della sua Vecchia Signora il valore aggiunto venga conferito dall’acciaio tedesco. Per questo arrivano al Delle Alpi due campioni del Mondo: Kohler e Reuter, entrambi dal Bayern Monaco. Quest’ultimo si fa apprezzare per le sue doti sulla fascia, sia in difesa che a centrocampo, ma Trapattoni lo impiega perlopiù come mediano, snaturandone le doti comunque duttili. Ne vien fuori che Stefan non riesce ad esprimersi e dopo sole ventotto partite viene rispedito di nuovo in Germania, questa volta però al Borussia Dortmund.
14. Gordon DURIE (Tottenham Hotspur) – 3,30 milioni di euro

Il centravanti scozzese si fa notare con la maglia del Chelsea e nell’estate del 1991 non compie moltissima strada per vestire la casacca del suo nuovo club: il Tottenham. Gli Spurs investono quasi due milioni e mezzo di sterline per l’ariete di Paisley e la fiducia nei suoi confronti viene ripagata con una doppietta all’esordio che vale il successo al The Dell contro il Southampton. Resterà al White Harte Lane per una stagione ancora per ritornare in patria al Glasgow Rangers dopo undici reti in campionato.
13. Dean SAUNDERS (Liverpool) – 3,30 milioni di euro

Il Liverpool di Graeme Souness pesca a piene mani dal Derby County e dai Rams arriva anche l’attaccante gallese che, così, si ritrova come partner d’attacco di Ian Rush, proprio come avviene in Nazionale. Nonostante le ottime premesse, la stagione dei Reds sarà una delle peggiori da trent’anni a questa parte, concludendo il torneo soltanto al sesto posto. Tuttavia, terminata l’esclusione dalle coppe europee, Saunders si toglie la soddisfazione di laurearsi capocannoniere della Coppa UEFA con nove reti, quattro di cui realizzate in un solo match contro il Kuusysi Lahti.
12. Walter Junior CASAGRANDE (Torino) – 3,40 milioni di euro

Sono passati quattro anni dall’arrivo del centravanti brasiliano in Italia: l’Ascoli l’ha acquistato dal Porto nel 1987 e, dopo aver sfiorato l’approdo alla Fiorentina l’estate successiva, il granatiere diventa un vero e proprio idolo del Cino e Lillo Del Duca. Nel 1990, dopo la retrocessione in Serie B dei marchigiani, Casagrande prende per mano il Picchio e lo trascina al pronto ritorno nella massima categoria grazie alle ventidue reti che lo portano in cima alla classifica marcatori della cadetteria insieme a Baiano e Balbo. Il Torino, alla ricerca di un centravanti per affrontare la Coppa UEFA, scuce oltre cinque miliardi di lire per il suo cartellino e in granata il carioca sfiora l’incredibile impresa di aggiudicarsi il trofeo, dopo aver eliminato il Real Madrid durante le semifinali ed aver chinato la testa all’Ajax dopo due pareggi. Lascia l’Italia l’anno successivo, ma non prima di aver alzato al cielo la Coppa Italia.
11. Antonio CONTE (Juventus) – 3,60 milioni di euro

Il centrocampo della Vecchia Signora manca di dinamismo e Trapattoni individua nel giovane salentino che Mazzone ha lanciato giovanissimo nel calcio che conta la pedina mancante che può far fare il salto di categoria. Mai intuizione fu più felice: siamo al mese di novembre e il giovane Antonio viene prelevato dal Lecce che milita in Serie B investendo la cifra astronomica per l’epoca di sette miliardi. Conte sarà una delle colonne della Juventus, raccogliendo con la maglia bianconera oltre 400 presenze, oltre ad un’incredibile mole di trofei in Italia, in Europa e nel Mondo.

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